Search

Sala C.na, alle medie flashmob sulla sindrome di Sanfilippo

Il 16 novembre si celebra la giornata di Sanfilippo, dedicata alla sensibilizzazione sulla sindrome di Sanfilippo, una rara malattia genetica neurodegenerativa. In occasione di questa ricorrenza, la classe terza B della scuola media di Sala Consilina ha organizzato un flashmob e un progetto educativo volto a promuovere la conoscenza della malattia. La classe è particolarmente coinvolta, poiché tra i suoi alunni c’è Michele Chirichella, un bambino affetto dalla sindrome.

SALA CONSILINA
scolari della III B sensibilizzano sulla sindrome di Sanfilippo

Durante la mattinata, gli studenti hanno condotto interviste e approfondimenti, stimolando la curiosità e l’interesse degli interlocutori. Hanno raccontato la storia di Michele e condiviso il coraggio con cui sua madre Erika affronta ogni giorno le difficoltà legate alla malattia. Il progetto ha avuto l’obiettivo di far emergere non solo gli aspetti clinici della sindrome, ma anche il valore umano e sociale dell’inclusione.

A conclusione dell’iniziativa, Erika ha letto una lettera scritta di suo pugno, esprimendo gratitudine verso tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno accompagnato Michele nel suo percorso, riuscendo a guardare oltre la sua condizione e a riconoscerne la bellezza e la forza.


Ciao ragazzi,

oggi provo io a scrivervi. Siete arrivati quasi alla fine di questo percorso. Terza media… l’anno delle emozioni, dei cambiamenti, dell’ultimo tratto insieme prima che ognuno prenda la propria strada. Vi scrivo questa lettera come mamma di Miky. Miky è un bambino speciale. E speciale non significa diverso da voi: significa solo che ha bisogno di qualche attenzione in più, di un po’ più di tempo e di tanta gentilezza. Ma con voi non c’è stato bisogno di spiegarvi nulla. Siete stati la voce di Miky quando la sua non usciva più. Siete stati le mani di Miky quando aveva bisogno di aiuto. Siete stati le gambe di Miky quando il suo corpo non ce la faceva. Con questa lettera voglio ringraziarvi, uno per uno. Grazie perché, grazie a voi, Miky è tornato a sorridere anche nei momenti più bui. Avete vissuto insieme a lui ogni cambiamento, ogni difficoltà, ogni “peggioramento”… ma non vi siete mai tirati indietro. Mai. Siete sempre stati lì. Pronti a difenderlo. Pronti a proteggerlo. Pronti a farlo sentire parte del gruppo. Quest’anno è iniziato con nostalgia: terza media, l’ultimo anno delle “scuole dei piccoli”. Eh già, ragazzi… tanti di voi li ho conosciuti piccolissimi. Alcuni andavano ancora all’asilo quando siete entrati nella vita di Miky. Oggi siete cresciuti, siete diventati ragazzi. Ma c’è una cosa che non avete perso: l’umanità. Avreste potuto scegliere la strada facile: ignorarlo, passargli accanto, far finta di non vedere. Invece avete scelto la strada più bella: esserci. Avete scelto l’amicizia. Vorrei approfittare per dire grazie anche a voi, genitori. Perché, proprio come i vostri figli, avete fatto sempre squadra con me, dentro e fuori la scuola. Grazie per aver costruito insieme a loro questo capolavoro, che vi assicuro… non è da tutti. Come dico sempre: Michele è un raro tra i rari. E persone come voi lo dimostrano ancora di più. Vorrei ringraziare le mie “tre paladine della giustizia”. Dal primo giorno, in prima media, mi avete conosciuta mentre “facevo casino” per far inserire Vincenzina per Miky. Dal secondo anno è andata anche peggio… e poi è arrivata lei. Veronica. Quella che poverina si prende il peggio di me, ma nonostante tutto mi sta accanto. Coccola Miky come fosse suo figlio. Tu, Veronica, sei un cuore con i piedi. Grazie. E scusami per i miei scleri. E poi c’è Tiziana, la prof. Petrarca. Che dire di lei? Un uragano. Piccola piccola… ma una DONNA GIGANTE. Racchiude tutto il significato di chi questo lavoro lo fa con passione, con amore, e non per uno stipendio. La mamma degli alunni, la psicologa di tutti e, quando serve… anche il loro terrore. Grazie Tiziana, per tutto quello che fai e per tutto quello che sei. Grazie anche ad Antonella e Angela. Siete meravigliose. Siete colonne portanti per Miky. E scusatemi se mi sto dilungando, ma c’è un grazie che non ho mai detto abbastanza forte… Grazie a Francesca e Fatima. A voi piccole mie, che in punta di piedi ci avete fatto entrare nella vostra vita. Dal primo giorno avete trattato Miky, nonostante le paure, come un fratellino. Vi siete emozionate quando, per la prima volta — senza sapere che sarebbe stata l’ultima — Miky ha detto il vostro nome. Grazie per tutte le emozioni e le soddisfazioni che mi fate vivere. E un grazie speciale a te, Angelo. Ogni giorno mi fate sentire il calore di una famiglia. Ogni giorno posso contare su di te. Ogni giorno ho un porto sicuro. È vero… Ho avuto la sfortuna che Miky sia nato con la mucopolisaccaridosi. Ma nonostante tutto, ho avuto la fortuna di conoscere voi. Tutti voi. Vi voglio bene, ragazzi. E anche se non sono nessuno, vi chiedo una promessa: Restate ciò che siete oggi. Non lasciate che il mondo dei grandi vi cambi il cuore puro. Continuate ad essere così: insegnate voi a noi adulti. Perché è solo grazie a voi che tanti hanno imparato che “diversi” non vuol dire soli. Grazie a tutti. Vi voglio bene. Mitica Terza B

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close