Per i giovani avvocati che aspirano a svolgere il periodo di pratica forense presso una delle Avvocature dell’INPS, c’è una nuova procedura completamente digitalizzata. A partire dal 1° ottobre 2025, infatti, è ufficialmente aperta la campagna annuale 2025-2026 per la presentazione delle domande di ammissione. Questo passaggio cruciale per la formazione professionale di migliaia di laureati in giurisprudenza si rinnova, puntando su una gestione snella e trasparente, interamente affidata alla modalità telematica.
La presentazione della domanda avverrà esclusivamente online, attraverso l’accesso con le proprie credenziali SPID, Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica. Il portale di riferimento sarà la pagina dedicata Pratica forense presso l’Avvocatura dell’INPS, che rimarrà attiva per un lungo periodo, fino al 31 luglio 2026. Viene così definitivamente superata ogni altra modalità di invio, con l’esclusione delle domande presentate in formato cartaceo o con mezzi diversi. Un’unica, significativa eccezione è prevista per i bandi della regione Trentino-Alto Adige, che potrebbero disporre di regole proprie.
La scelta dell’ufficio è un passo decisivo. I candidati dovranno selezionare una sola sede tra gli uffici legali territoriali o centrali indicati nei bandi. Alla domanda digitale dovranno essere allegati, sotto pena di irricevibilità, due documenti fondamentali: un curriculum vitae in formato europeo e la certificazione, o autocertificazione, degli esami universitari sostenuti con le relative votazioni. Questa documentazione è essenziale per attestare il possesso dei requisiti di base.
L’accesso a questa opportunità è riservato a chi possiede precisi requisiti al momento della presentazione della domanda. Occorre essere cittadini italiani, comunitari o extracomunitari in regola con le norme vigenti. È fondamentale essere in possesso dei requisiti per l’iscrizione al Registro dei Praticanti Avvocati presso l’Ordine territorialmente competente per la sede scelta. In alternativa, se già iscritti, non si deve avere un’anzianità di iscrizione superiore ai sei mesi.
La procedura di selezione non è un concorso con una data fissa, ma un processo dinamico. Le domande pervenute andranno a formare degli elenchi di candidati per ogni sede. Questi elenchi, costantemente aggiornati con le nuove domande, rappresentano una riserva da cui gli uffici legali dell’INPS attingeranno nel momento in cui si libereranno dei posti. La permanenza in questi elenchi è vincolata al mantenimento del requisito dell’anzianità di iscrizione al registro, che non deve superare gli otto mesi.
Quando un posto diventa disponibile, subentra la fase della valutazione. Una commissione appositamente costituita verificherà l’ammissibilità di tutte le candidature idonee per quella sede e, applicando i criteri valutativi specificati nel bando, formerà una graduatoria. L’esito di questo lavoro sarà reso pubblico sul sito web dell’INPS, nelle sezioni dedicate alle selezioni centrali per l’Avvocatura di Roma e a quelle territoriali per le sedi periferiche. Questo sistema assicura un meccanismo di selezione continuo e trasparente, offrendo concrete possibilità di inserimento in un contesto professionalizzante di alto profilo.