Di Giuseppe Geppino D’Amico

Nel Vallo di Diano la prevenzione del tumore al seno e della salute della donna continua a fare passi avanti rispetto al passato. Oggi le donne si rivolgono con maggiore convinzione alle strutture dell’ASL deputate, e i risultati appaiono evidenti. È questo il dato saliente emerso dal convegno sul tema “La vita in un controllo: prevenzione e cura. Le istituzioni al servizio delle donne”, che si è tenuto ieri pomeriggio a Polla, nell’ambito delle iniziative dedicate a “Ottobre Rosa 2025”, per iniziativa della Consulta delle Donne Vallo di Diano, Tanagro e Alburni, con il supporto del Consorzio Sociale Vallo di Diano-Tanagro-Alburni (Ambito S10) e il patrocinio dell’ASL Salerno. Ad aprire i lavori, coordinati da Rossella Isoldi (presidente della Consulta delle Donne del Vallo di Diano-Tanagro-Alburni), il sindaco di Polla, Massimo Loviso, seguito dal presidente del Consorzio Sociale S10, Michele Di Candia, dal direttore sanitario del P.O. di Polla, Luigi Mandia, e dal consigliere regionale Corrado Matera. Presenti all’incontro i sindaci di Sala Consilina e Montesano, Domenico Cartolano e Giuseppe Rinaldi, numerosi amministratori e amministratrici, il direttore del Consorzio Sociale S10, Antonio Florio, e operatori del settore. Tra i presenti anche la presidente di Confesercenti Vallo di Diano, Maria Antonietta Aquino. Importanti indicazioni sulle modalità per partecipare agli screening presso le strutture sanitarie del territorio sono arrivate dagli interventi di Andrea Manto (direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini), di Annarita Roscigno (responsabile dell’U.O.S.D. di Oncologia del Presidio Ospedaliero “Luigi Curto” di Polla), di Rosa D’Alvano (U.O.S.D. di Prevenzione Collettiva – Area Interdistrettuale 69/70 e 71/72 dell’ASL Salerno) e di Alessio Volpe (dirigente medico di Radiologia).
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Nel corso dell’incontro, Rossella Isoldi ha anche annunciato l’attivazione nei Comuni del territorio dello “Sportello Rosa”, un nuovo servizio a cura del Servizio Sociale Professionale del Consorzio, dedicato alle donne e pensato per offrire informazioni, ascolto e orientamento su visite, screening e vaccinazioni: “Lo Sportello Rosa – ha spiegato – nasce come obiettivo semplice ma fondamentale: essere accanto alle donne, offrendo sostegno, ascolto e supporto concreto. Un punto di riferimento importante per avvicinare le donne alla prevenzione e ai servizi sanitari, aiutandole a esercitare con consapevolezza i propri diritti alla salute. “Ottobre Rosa” è un tempo di consapevolezza e di solidarietà tra donne, è il momento in cui ricordiamo che un controllo può salvare la vita. Ma anche che la prevenzione è un percorso collettivo fatto di sostegno, ascolto e informazione. Un semplice controllo – ha concluso Rossella Isoldi – può effettivamente fare la differenza tra la paura e la speranza”.

Da parte sua il presidente del Consorzio Sociale S10, Michele Di Candia, ha affermato: “Sostenere eventi come questo significa rafforzare l’impegno del Consorzio nel promuovere l’integrazione sociosanitaria e il lavoro di rete tra enti, strutture sanitarie e comunità locali. Tutto il Consiglio di amministrazione del Consorzio Sociale S10 ribadisce l’impegno concreto dell’Ente a favorire l’integrazione sociosanitaria. Fare prevenzione sul territorio significa mettere insieme una rete e abbattere la mortalità. È necessario coinvolgere i medici di base: il Distretto 72 è primo per l’attività del tumore sull’intestino”.
Una testimonianza intensa e particolarmente significativa è stata resa da Monica Oriente, che più volte ha dovuto lottare contro le neoplasie: “Avevo 20 anni quando mi fu diagnosticato un tumore del sangue. Ho vissuto un periodo di paura e di smarrimento tra Sapri e Roma. Dopo la guarigione, il tumore tornò, per cui si rese necessario un trapianto di midollo osseo, con perdita dei capelli unitamente a una parte di me stessa. Dopo molti anni il tumore si è ripresentato altre due volte, alla tiroide e al seno: quattro volte la vita mi ha fermata e altrettante volte mi sono rialzata. Il cancro mi ha insegnato che la prevenzione non è solo una visita ma un atto d’amore verso noi stesse e verso chi ci ama. La diagnosi precoce mi ha salvata la vita. Quando guardo indietro non vedo solo dolore ma medici di grande qualità. Oggi testimoniare l’importanza della prevenzione è per me missione: per questo accetto di raccontare la mia storia. Parlare di prevenzione è parlare di vita”.
Le conclusioni sono state affidate a Tommaso Pellegrino, dirigente medico della Chirurgia Generale e Oncologica Breast Unit dell’Azienda Universitaria Federico II, che ha ribadito l’importanza di non trascurare la prevenzione, fondamentale per la salute delle donne, sottolineando come la provincia di Salerno registri la partecipazione più alta agli screening in tutta la Campania.