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Restanza artigiana: restare per innovare, costruire, far vivere i territori

In un’epoca in cui tutto sembra spingere verso l’altrove — nuove città, nuovi mercati, nuove rotte — c’è chi sceglie di restare. Non per chiudersi o rinunciare, ma per mettere radici più forti, capaci di generare valore che va oltre i confini. È la “restanza artigiana”, quella scelta consapevole e coraggiosa di chi decide di innovare partendo da casa propria, trasformando il legame con il territorio in un motore di creatività e futuro.

Questo spirito animerà la Convention annuale del Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato, intitolata “Restanza artigiana: giovani che innovano, territori che vivono”. Un titolo che è già una dichiarazione d’intenti: dare spazio a chi, con competenza e passione, sta riscrivendo il significato di impresa artigiana nel XXI secolo. L’incontro sarà un momento di confronto, ispirazione e visione, dove esperienze e idee si intrecciano per disegnare nuovi modelli di crescita sostenibile e comunitaria.

Non si parlerà solo di economia, ma di persone e territori che scelgono di vivere il cambiamento senza sradicarsi, di giovani che vedono nell’artigianato una via concreta per innovare, creare occupazione e mantenere vivo il tessuto sociale. Perché restare — oggi più che mai — non è restare fermi. È decidere di esserci, con responsabilità e fiducia.

L’appuntamento è fissato per venerdì 10 ottobre 2025, alle ore 10, presso l’Auditorium Manlio Germozzi, in via San Giovanni in Laterano 152, a Roma. Un luogo simbolico per una generazione che sceglie di restare, per costruire il futuro da dove tutto è cominciato.

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