
L’on. Tino Iannuzzi è stato eletto dal Consiglio regionale componente della Consulta di Garanzia statutaria della Campania, l’organismo regionale di alta consulenza giuridica. Avvocato amministrativista e cassazionista, deputato PD per quattro legislature, l’on. Iannuzzi ha fatto parte di diverse commissioni parlamentari, tra cui Ambiente e Territorio e, in particolare, della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Campania. È stato primo firmatario di una proposta di legge che ha rimediato a una sentenza delle Sezioni Unite della Corte di cassazione, la quale aveva modificato i termini per la costituzione in giudizio in opposizione a decreto ingiuntivo. La proposta, approvata definitivamente al Senato, ha introdotto un’interpretazione autentica degli articoli 645 e 165 del Codice di procedura civile.
Per Iannuzzi si tratta di un ritorno alla politica dopo un lungo periodo di assenza. Nel rinnovato organismo entrano anche il professor Pier Luigi Petrillo, ordinario di diritto pubblico comparato all’Università di Roma Unitelma Sapienza, il professor Francesco Eriberto d’Ippolito, direttore del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, e l’avvocato Domenico Santonastaso di Caserta. La Consulta, insediatasi il 16 settembre scorso, ha eletto all’unanimità presidente Francesco Eriberto d’Ippolito e vicepresidente Domenico Santonastaso. I membri restano in carica cinque anni e possono essere scelti solo tra professori universitari in materie giuridiche, magistrati anche in quiescenza e avvocati con almeno venti anni di iscrizione all’albo. A sostenere l’elezione dell’avvocato salernitano sono stati il presidente Vincenzo De Luca, il gruppo del Partito Democratico e i consiglieri dell’intera maggioranza.

Compito della Consulta è esprimere pareri, su richiesta, sull’interpretazione dello Statuto regionale, delle leggi e degli atti amministrativi; sulla conformità allo Statuto delle leggi e dei regolamenti regionali; sul rispetto dello Statuto nei provvedimenti con cui la Regione partecipa alla formazione degli atti normativi dell’Unione Europea; nonché sull’ammissibilità dei referendum regionali. Alla Consulta possono rivolgersi, richiedendo pareri, oltre al presidente della Giunta e del Consiglio regionale, anche un quarto dei cinquanta consiglieri. Si tratta di un organo autonomo e indipendente della Regione con sede presso l’Assemblea legislativa. Tra i compiti principali: adottare provvedimenti ed esprimere pareri in materia di iniziativa popolare e di referendum; garantire la conformità allo Statuto delle leggi e dei regolamenti regionali. La Consulta di garanzia statutaria della Regione Campania è stata istituita con la legge regionale n. 25 del 23 luglio 2018, “Costituzione e funzionamento della Consulta di Garanzia Statutaria ai sensi dell’articolo 57 dello Statuto della Regione Campania”. È uno degli istituti di garanzia previsti dallo Statuto regionale e una legge specifica ne disciplina costituzione, composizione, compiti e funzioni.
Meglio che continuava a fare niente. Come lo svincolo autostradale di Sala Consilina