La Certosa di San Lorenzo sta diventando sempre più un luogo vissuto, accogliente e vicino alle persone. Nei giorni scorsi il monumentale complesso di Padula ha visto piccoli ma significativi interventi che ne hanno migliorato la fruibilità: nuove panchine per chi vuole fermarsi a respirare la quiete del parco, un’area attrezzata per i bambini, cestini e segnaletica riorganizzata. Un lavoro coordinato dalla Direzione regionale Musei della Campania in sinergia con il Comune di Padula, che restituisce agli spazi della Certosa un volto più ospitale.

La sindaca Michela Cimino, attraverso i canali ufficiali del Comune, ha espresso la propria gratitudine al direttore generale Musei del Ministero della Cultura, Massimo Osanna, e al responsabile della Certosa, Francesco Fanoli, sottolineando l’impegno profuso per rendere sempre più accessibile e vivibile un patrimonio che appartiene non solo alla comunità locale, ma al mondo intero.
«La Certosa di San Lorenzo – ha spiegato Cimino – sta vivendo una nuova stagione: non solo luogo di memoria e cultura, ma un vero hub capace di accogliere iniziative culturali, imprenditoriali e associative. Qui i giovani talenti, le start-up e le realtà del territorio possono trovare spazio per crescere e innovare».

Una visione che guarda lontano. L’obiettivo, dichiarato senza esitazioni dalla prima cittadina, è quello di trasformare la Certosa, riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità, nel cuore pulsante delle attività culturali, turistiche ed economiche dell’intero Vallo di Diano. Un progetto ambizioso, che si fonda sull’Accordo di Valorizzazione firmato a Napoli nel giugno 2024 insieme al dottor Osanna e che potrebbe trovare ulteriore slancio grazie all’autonomia museale annunciata dal Ministero. Passaggi che aprono la strada all’arrivo di un direttore dedicato, figura considerata essenziale per un vero piano di rilancio.
«Come Amministrazione – ha aggiunto Cimino – lavoriamo con determinazione, spesso lontano dai riflettori, ma con un obiettivo chiaro: restituire alla Certosa il ruolo che merita nel panorama turistico nazionale e internazionale. Siamo convinti che solo unendo le forze di cittadini, istituzioni locali, Regione, Governo e mondo museale sarà possibile scrivere una nuova pagina di sviluppo per Padula e per l’intero Vallo di Diano».