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Sabato il Rotary ricorda Alfredo De Marsico, l’avv. Fernando Cappelli (VIDEO): “Forse il più illustre cittadino del territorio”

Tutto pronto a Sala Consilina per il convegno dedicato all’avvocato Alfredo De Marsico nel 40° anniversario della scomparsa. L’iniziativa, voluta dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano, si svolgerà sabato 20 settembre alle ore 10:30 nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Camera” di Sala Consilina, con il patrocinio del Comune di Sala Consilina e dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro. Tema del convegno: “Il pensiero socio-politico e giuridico di Alfredo De Marsico a 40 anni dalla scomparsa”.

Il programma prevede i saluti di Katia Di Palma (Presidente del Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano), Domenico Cartolano (Sindaco di Sala Consilina) e Vincenzo Bonafine (Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro). A seguire, le relazioni del Prof. Avv. Franco Coppi e del Pres. Avv. Nicola Emilio Buccico. A coordinare gli interventi sarà il giornalista Giuseppe D’Amico. L’evento è accreditato presso l’Ordine forense di Lagonegro per due crediti formativi. Sull’iniziativa del Rotary abbiamo intervistato l’avvocato Fernando Cappelli.

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Chi era Alfredo De Marsico

Alfredo De Marsico nacque a Sala Consilina il 24 maggio 1888. Si laureò a Napoli nel 1909, a soli ventun anni, con una tesi su “La compravendita di cosa futura”. Nel 1915 pubblicò il suo primo libro di diritto penale, “La rappresentanza nel diritto processuale penale”. Conoscitore profondo del tedesco, ma anche dell’inglese, del francese e del russo, curò la rubrica di letteratura tedesca sulla rivista “Scuola positiva” di Enrico Ferri.

Favorevole al fascismo, nel quale vedeva il garante dell’ordine, fu eletto deputato nel 1924 e promotore di riforme legislative. Alla Camera fece parte di varie commissioni. Mussolini lo definì “liberale del fascismo” per le sue posizioni moderate: De Marsico si oppose infatti all’introduzione della pena di morte e auspicò un passaggio del regime a una fase di liberalizzazione.

Nel 1935 pubblicò “Riforma della legislazione”. Guardasigilli dal 5 febbraio al 25 luglio 1943, fu tra i firmatari dell’ordine del giorno Grandi che, nella notte del Gran Consiglio, accelerò la caduta di Mussolini.

Per quel voto, il 10 gennaio 1944, fu condannato a morte in contumacia nel processo di Verona. Allontanato dall’attività forense dalla Commissione per l’Epurazione del Fascismo, tornò alla vita politica con l’avvento della Repubblica: fu senatore per il Partito Monarchico (1953-1958) nella circoscrizione Sala Consilina-Avellino.

Negli anni ’70 condusse una campagna giornalistica contro la politicizzazione della magistratura e contro il terrorismo. Libero Docente in Diritto e Procedura Penale in diverse università italiane, è ancora oggi considerato uno dei grandi maestri del foro italiano. Raccolse le sue Arringhe in cinque volumi, a partire dal 1928. Tra le opere di rilievo anche “Voci e volti di ieri” (1948) e “Penalisti italiani” (1960). Alfredo De Marsico morì a Napoli l’8 agosto 1985.

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