Search

ENEL, A VENAUS L’INNOVAZIONE SPOSA LA SOSTENIBILITÀ

Bacini più puliti, una gestione più agile della rimozione dei sedimenti e, soprattutto, più energia disponibile in modo sostenibile grazie ai pannelli solari galleggianti che contribuiscono anche alla preservazione della risorsa idrica. È questa l’avanguardia tecnologica di Enel, che oggi ha inaugurato a Venaus un innovativo progetto di desedimentazione integrato con il fotovoltaico flottante: il primo sistema solare galleggiante realizzato dal Gruppo, capace non solo di produrre energia pulita, ma anche di ridurre l’evaporazione dell’acqua del bacino, migliorandone le performance complessive.

All’evento hanno preso parte l’On. Luca Squeri, Segretario della X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati; Andrea Tronzano, Assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte; Sonia Cambursano, Consigliera delegata allo sviluppo economico della Città Metropolitana di Torino; Avernino Di Croce, Sindaco di Venaus; Carlo Pignoloni, Responsabile Enel Green Power Italia; Nicola Rossi, Responsabile Innovation Enel; Marina Lombardi, Responsabile Innovation EGP&TGX Enel; Paolo Arrigoni, Presidente GSE; Alessia Berlusconi, Managing Partner di NRG Island; Alessandro Minori, CEO di Pipein; e Giovanna Cavazzini, Professoressa Associata del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova.

Il nuovo sistema di desedimentazione utilizza una serie di eliche che movimentano i sedimenti depositati sul fondo. Una pompa aspiratrice, muovendosi all’interno del bacino, ottimizza la rimozione, consentendo la gestione ecologica del materiale, rilasciato in concentrazione controllata durante la normale operatività dell’impianto, senza la necessità di svuotare il bacino. Il tutto è alimentato dai pannelli solari flottanti, che assicurano un funzionamento autosufficiente e sostenibile. Al progetto hanno collaborato NRG Island, l’Università di Padova e la startup italiana Pipein.

«Oggi inauguriamo un sistema tecnologicamente avanzato e integrato alla centrale idroelettrica» – ha spiegato Nicola Rossi, Responsabile Innovation Enel. – «Attraverso l’ibridazione degli impianti abbiamo già ottenuto una maggiore disponibilità di energia e un utilizzo più efficiente della risorsa idrica, a tutela del territorio e delle comunità locali. Con l’impianto di desedimentazione presentato oggi, Venaus diventa ancora più efficiente e sostenibile».

«Il progetto di desedimentazione integrato con il fotovoltaico flottante di Venaus – ha commentato l’On. Luca Squeri – testimonia l’avanguardia dell’innovazione energetica e ambientale che l’Italia porta avanti grazie a Enel e alle altre realtà coinvolte. Conferma l’impegno del Paese e, in particolare, della Regione Piemonte, nella transizione in atto, per la tutela della risorsa idrica e dei bacini. Con progetti come questo si creano nuove opportunità di sviluppo economico e sostenibile al servizio del territorio».

«Il Piemonte sostiene la transizione energetica con responsabilità, valorizzando le soluzioni che uniscono innovazione e tutela del territorio» – ha aggiunto l’Assessore Andrea Tronzano. – «L’esperienza di Venaus mostra che è possibile produrre nuova energia rinnovabile senza consumo di suolo e salvaguardando ambiente e agricoltura». «La Valle di Susa ha bisogno di progetti come questo, che non consumano suolo e producono energia pulita» – ha concluso la Consigliera Sonia Cambursano.

In occasione dell’inaugurazione, Enel ha promosso diverse iniziative rivolte agli studenti delle scuole locali. Una lezione tenuta dal personale dell’azienda ha avvicinato i giovani ai temi della transizione energetica, con una panoramica su energie rinnovabili e mobilità elettrica. Al termine, si è svolta una pedalata amatoriale dedicata a bambini e ragazzi delle scuole coinvolte, seguita da una visita guidata alla centrale idroelettrica di Venaus.

La centrale è stata “solarizzata” – ovvero ibridata con l’energia fotovoltaica – nel 2023, grazie a un innovativo impianto galleggiante installato nel bacino di servizio. I pannelli bifacciali, dotati di celle solari capaci di assorbire la luce su entrambi i lati, garantiscono una produzione annua di circa 1.200 MWh. L’ibridizzazione tra idroelettrico e fotovoltaico offre benefici reciproci: rispetto a un impianto a terra, non si consuma suolo e il rendimento dei pannelli aumenta grazie alle temperature più basse. Inoltre, la copertura galleggiante riduce l’evaporazione e quindi la perdita di acqua dal bacino, salvaguardando una risorsa preziosa per la centrale e per gli altri usi civili della zona.

L’impianto integrato di fotovoltaico flottante e desedimentazione di Venaus rappresenta così un cambio di paradigma per l’idroelettrico, aprendo la strada a un modello di gestione dell’energia più dinamico, efficiente e replicabile in altri impianti, a supporto della transizione energetica.

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close