di QUINTINO DI VONA
Il progetto della prima guida sui vini da Piede Franco mai realizzata prima è italiano. l’idea è di sostenere i “viticoltori eroici” che seguitano a preservare la tradizione del modello di agricoltura ancestrale e per alimentare la ricerca che darà vita a un protocollo integrato.

Giornalista Enogastronomico e Miglior Sommelier dell’anno al Merano Wine Festival
Durante la conferenza nazionale sulla Viticoltura a Piedefranco tenutasi ad Ercolano, organizzata da Gaetano Cataldo, enogastronomo, giornalista e wine specialist, e da Identità Mediterranea, associazione culturale di cui è fondatore, è stata annunciata la prima guida internazionale sui vini da viticoltura a piede franco. Un progetto visionario e in controtendenza che avrà per obiettivo principale quello di alimentare anche la realizzazione di un protocollo integrato per la difesa e la valorizzazione della viticoltura ancestrale.
Lo scorso 8 settembre 2025, nella splendida cornice di Villa Campolieto, Gaetano Cataldo, ormai famoso per aver realizzato Mosaico per Procida e per essere stato nominato miglior sommelier dell’anno al Merano Wine Festival, ha incassato un risultato strepitoso in quanto a presenza numerosa e partecipata da parte del pubblico che ha assistito alla Conferenza Nazionale sulla Viticoltura a Piedefranco, grazie alla partecipazione straordinaria di personaggi di eccellenza tra i relatori e le autorità presenti, tra cui docenti, ricercatori, enologi, agronomi e giornalisti.
Nell’anticipare la nascita di una commissione scientifica multidisciplinare, finalizzata alla redazione di un protocollo integrato di difesa e valorizzazione del Piedefranco, Gaetano Cataldo ha annunciato, con sorpresa di tutti, la nascita del progetto Zagrea.
Zagrea “Ungrafted” è il nome della prima guida internazionale dedicata ai vini da viti a piedefranco, un progetto inedito che vuole valorizzare il lavoro faticoso del viticoltore dedito all’allevamento della vite ancestrale, un patrimonio genetico, antropologico e culturale incommensurabile.
La guida vuole essere inedita anche per altre ragioni: sarà distribuita gratuitamente per i lettori in ogni dove, tradotta in almeno due lingue, e vorrà nascere con il patrocinio delle università; infatti, grazie alle quote di adesione delle cantine, Zagrea diverrà strumento per fornire fondi alla ricerca utile per la stesura del protocollo integrato e per la salvaguardia del piede franco. Non sarà la guida a rendere grandi le cantine, bensì le cantine a rendere grande la guida con la loro partecipazione. A dare lustro a Zagrea la commissione tecnica formata da assaggiatori specializzati, destinati ad alimentare il programma Ungrafted Vine Ambassador, finalizzato a sensibilizzare quante più persone alle virtù e ai valori del Piedefranco, diffondendo il lavoro encomiabile delle cantine nel mondo.
Il founder di Identità Mediterranea, così ha annunciato la guida Zagrea: un’azione inattuale, secondo Nietzsche, è tipica dell’agire controcorrente, non conforme al tempo corrente e ai valori dominanti dell’epoca. L’azione inattuale mira al tempo venturo, al futuro. E per noi non c’è futuro senza radici. Ecco perché nasce Zagrea, la prima guida mondiale di vini da piede franco. Essa nasce da un’azione inattuale, con un pizzico di visione e anarchira, per guardare al futuro, difendendo le radici della viticoltura che da 8000 anni ci ha regalato altrettante splendide vendemmie.
ALESSANDRO CARAMIELLO
Deputato, pres. intergruppo Sud, Aree Fragili e Isole MinoriGENNARIO SAIELLO
Consigliere della Regione CampaniaCIRO GIORDANO
Presidente Consorzio Vini del Vesuvio
Gaetano Cataldo, durante la conferenza ha anche dichiarato “da quando abbiamo cominciato a idolatrare etichette e osannare vini omologati, calpestando la madre dell’uva che ci ha fornito l’oggetto della nostra passione e del nostro argomentare? Prima che essere italiani o europei siamo mediterranei e il dna dei popoli mediterranei è da sempre mescolato al dna della vite, facendolo rimbalzare lungo ogni sponda del Mare Nostrum. Abbiamo da sempre avuto un rispetto riverenziale per la Vitis Vinifera, essa ha accompagnato l’uomo lungo il cammino della civilizzazione, dov’è finito quel rispetto e la gratitudine per uno degli elementi del trittico mediterraneo che ha definito la nostra cultura e influenzato il nostro modello alimentare?”.
Il buon esito della conferenza nazionale sulla viticoltura a piede franco lo si è dovuto anzitutto agli interventi eruditi di Roberto Cipresso, di Mariano Murru, di Gaetano Conte e di Teresa Del Giudice, oltre che a un fuori programma eccezionale: la telefonata di Charlie Arturaola, tra i dieci palati più raffinati al mondo, per portare il saluto agli organizzatori e la conferma dell’adesione alla commissione scientifica multidisciplinare.
Nelle prossime settimane verranno rivelati i nominativi degli esperti che hanno aderito alla commissione scientifica multidisciplinare e quella che si occuperà degli assaggi. Entro fine anno Identità Mediterranea e partners lancerà la campagna di adesione con tutti i dettagli.