La recente deliberazione regionale che ha sancito la chiusura dell’Unità Operativa di Ostetricia presso il Presidio Ospedaliero di Sapri continua a sollevare forti polemiche. La CISL FP di Salerno esprime il proprio profondo disappunto non solo per la decisione in sé, considerata un grave vulnus per la comunità, ma anche per le modalità di gestione del personale impiegato nel reparto da parte del Capo Dipartimento Salute della Donna e Bambino.
Secondo il delegato RSU, Gerardo Paradiso, questa chiusura rappresenta una doppia penalizzazione: una ferita per il territorio, privato di un servizio essenziale, e un atto di grave miopia nei confronti di donne e uomini che hanno dedicato la propria professionalità a garantire quel servizio. La protesta si concentra sull’assenza totale di un piano di riorganizzazione che tuteli il personale, il quale, denuncia il sindacato, è stato lasciato in uno stato di incertezza e precarietà, essendo stato posto in ferie d’ufficio con una misura equiparata alla cassa integrazione.
Ad aggravare la situazione, viene sottolineato come la decisione sia stata assunta in modo unilaterale, senza alcuna consultazione preventiva con le parti sociali, come previsto per legge. Questo approccio, si legge nella nota, ha determinato una palese instabilità delle relazioni sindacali, le quali dovrebbero invece essere fondate sul dialogo e sulla partecipazione attiva.
Il Coordinatore dell’Area Centro Sud Lorenzo Conte ha dichiarato che è fondamentale un immediato intervento della Direzione Strategica per avviare un confronto costruttivo. La chiusura dell’unità non deve tradursi in una violazione dei diritti dei lavoratori, dai quali ci si aspetta una gestione equa ed equitativa. In mancanza di ciò, il sindacato non esiterà a intraprendere tutte le necessarie azioni di tutela.
Il Segretario Provinciale Alfonso Della Porta ha rincarato la dose, definendo inaccettabile la chiusura senza un piano e denunciando il rischio che i lavoratori vedano compromessa la propria dignità professionale. La CISL FP ha pertanto richiesto con urgenza un incontro con la Direzione per discutere le modalità di gestione del personale e garantire il pieno rispetto dei loro diritti.
Le parti sociali auspicano ora un diretto coinvolgimento del Direttore Generale dell’ASL, Gennaro Sosto, affinché intervenga per aprire un tavolo di discussione volto a trovare soluzioni condivise a tutela di tutti i lavoratori coinvolti in questa vicenda che unisce, in egual misura, il danno per la comunità alla beffa per i suoi dipendenti.

segretario provinciale Cisl FP Salerno
Poi sarà la volta di Pola