di Carmine Pinto
Il Cartel de los Soles è il primo narco-stato della storia. In realtà, la relazione tra sinistra rivoluzionaria e droga risale agli anni Ottanta. I sandinisti di Ortega fecero un accordo con Pablo Escobar; Fidel Castro scaricò sul generale Arnaldo Ochoa le relazioni con il Cartel de Medellin; le Farc e l’Eln, guerriglie filosovietica e filo cubana, diventarono tra i maggiori gestori di cocaina. Una storia continuata fino ai giorni nostri, con Obrador in Messico che fece rilasciare il figlio del Chapo o la presidente Kirchner in Argentina accusata di narco-relazioni politiche. Il caso più eclatante riguarda l’attuale presidente colombiano, Gustavo Petro: il figlio, arrestato, ha ammesso i contributi dei narcos alla campagna del padre. La recente uccisione del suo grande accusatore: il candidato di centro destra, Miguel Uribe Turbay, è intestata ai cartelli legati al regime venezuelano.
Il dittatore di Caracas, Nicolas Maduro, alleato di Petro, è infatti al centro di un incredibile esperimento: il primo narco-stato del nostro tempo. Il regime fu costruito da Hugo Chavez, demolendo le istituzioni politiche e sociali del paese. Diede anche protezione ai narco-terroristici colombiani. Si sviluppava il Cartel de los Soles con militari e politici chavisti; il nome è dovuto al simbolo del sole sulle mostrine degli alti ufficiali venezuelani. La sua peculiarità è la coincidenza con il governo dello stato: i suoi capi sono indicati dalla giustizia americana e di innumerevoli altri paesi in Maduro y Diosdado Cabello, presidente e ministro degli esteri del Venezuela.
Il Cartel de los Soles è uno dei maggiori gruppi criminali al mondo. Spesso è stato colpito, come con l’arresto dei narco-sobrinos, i nipoti di Maduro, presi mentre gestivano un megatraffico di cocaina nei Caraibi. L’amministrazione Biden aveva incriminato Maduro e gli altri. Oggi Trump ha lanciato una offensiva su larga scala. Il 7 agosto il Cartel è stato dichiarato organizzazione terroristica; navi da guerra marines si sono diretto nei Caraibi, la fiscale Pam Bondi ha fatto sequestrare 700 milioni di dollari. Maduro ha annunciato di mobilitare milioni di miliziani, ma le immagini mostrano misere schiere di poveracci. La taglia degli USA su Maduro e Cabello ha invece superato i 50 milioni di dollari. I sette milioni di venezuelani in esilio sperano in questo intervento, sanno che difficilmente qualcuno difenderà il Cartel de los Soles, a parte i radical europei nostalgici del socialismo caraibico.