“Se i boschi del Vesuvio fossero stati gestiti e pianificati negli ultimi dieci anni, i piromani avrebbero avuto vita molto più difficile. Dobbiamo fermare questi criminali anche attraverso una corretta gestione del territorio“. Lo dichiarano Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, e Vincenzo Luciano, presidente Uncem Campania, in riferimento ai devastanti incendi che hanno colpito il Vesuvio.
In Campania, 700mila ettari di foreste necessitano di una svolta: pianificazione, certificazione e gestione attiva, sia per le aree pubbliche che per quelle private, che devono collaborare con la Regione. “È l’antidoto più efficace contro gli incendi boschivi“, sottolineano. “Ora la Regione deve mappare le zone percorse dal fuoco per bloccare speculazioni e abusi, e avviare una pianificazione urgente del resto del territorio“.
MARCO BUSSONE
presidente nazionale UNCEMVINCENZO LUCIANO
presidente UNCEM regione Campania
Il ruolo cruciale degli Operai forestali
In questi giorni drammatici, Uncem riconosce l’enorme impegno degli Operai idraulico-forestali, dipendenti delle Comunità montane, al fianco di Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine. “Sono figure fondamentali nella lotta agli incendi e devono essere integrate nella Strategia forestale nazionale, che punta su gestione e pianificazione“, afferma Bussone.
Uncem esprime inoltre vicinanza alle famiglie dei feriti, tra cui un operaio forestale dei Monti Lattari, gravemente ustionato. “Dopo lo scioglimento del Corpo Forestale, investire su questi professionisti significa valorizzare il capitale umano per proteggere quello naturale. È una priorità”, ribadiscono i presidenti.
“Ringraziamo gli Operai forestali, i volontari, i Carabinieri, i piloti dei Canadair e tutti coloro che stanno combattendo le fiamme. Ma serve più prevenzione: creare filiere boschive, potenziare la manutenzione del territorio e agire in sinergia con le Comunità montane per difendere l’Appennino“. “Chi appicca incendi uccide la natura e il futuro“, concludono Bussone e Luciano “Noi rispondiamo con lavoro, istituzioni solide e cooperazione, superando divisioni e lamentele. Solo così possiamo garantire dignità, speranza e tutela per il nostro patrimonio ambientale“.