C’è un luogo, incastonato nel cuore del Cilento, dove il tempo sembra essersi fermato per custodire meglio i ricordi. È Roscigno Vecchia, un borgo senza tempo che ogni pietra racconta, ogni angolo protegge, ogni tramonto sublima. Un luogo che, quando si riempie di musica e arte, diventa ancora più magico, una culla di emozioni sospese tra passato e speranza. Ed è proprio da qui, da questo scenario incantevole, che ha preso il via ieri sera la rassegna “Roscigno Vecchia è viva”, con una prima serata da incorniciare.
Si è infatti tenuto il concerto “Echi dal tempo perduto” del Maestro Luigi Ranieri Gargano, artista sensibile e raffinato, capace di trasformare suoni in suggestioni profonde. Accompagnato da Maria Sole Feliciello al violoncello e Antonio Porpora alle percussioni, Gargano ha emozionato un folto pubblico attento e incantato, che ha seguito in silenzio e con trasporto un repertorio di musica d’autore e colonne sonore, in perfetta sintonia con l’anima antica del borgo. A precedere il concerto, l’inaugurazione della mostra “Forme del Paesaggio” dell’artista Donato Stabile, che ha reso omaggio, con la forza espressiva delle sue opere, all’identità silenziosa ma potente di Roscigno Vecchia.
Durante la serata, i saluti istituzionali sono stati affidati al Sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, e al Presidente della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, entrambi profondamente coinvolti nella realizzazione e nel significato del progetto.Tra i presenti, oltre al Direttore Generale Cono Federico, il Vice Presidente Antonio Ciniello, il Presidente del Comitato Esecutivo Pierangelo De Siervi, i consiglieri Gasparri e Martino, la Presidente del Collegio Sindacale Ilaria Imperatore, il Presidente dell’Associazione Monte Pruno Giovani Sebastiano Greco, il Presidente e vice Presidente del Circolo Banca Monte pruno, rispettivamente Aldo Rescinito e Luigi Macchia, oltre a folto numero di dipendenti della banca.
“Questa è la nostra storia che continua a parlare – ha dichiarato il Sindaco Palmieri – e noi abbiamo il dovere di ascoltarla e di farla ascoltare al mondo intero”. “Roscigno Vecchia è viva non è solo un nome, ma un messaggio – ha sottolineato Michele Albanese – È nostro compito crederci, provarci ancora, perché ogni pietra che racconta il passato è anche un appello al futuro”. Il grande successo della serata d’apertura è solo l’inizio di un viaggio emozionale e culturale che proseguirà nelle prossime settimane. Un invito sincero a partecipare alle serate del 4, 5, 8 e 9 agosto, che vedranno protagonisti artisti di rilievo, momenti di riflessione e occasioni per vivere il borgo con occhi nuovi, tra luci, parole e note che sanno di memoria e rinascita.