Un evento unico, denso di emozione, bellezza e significato si è svolto, nel pomeriggio di ieri, presso le suggestive Grotte di Pertosa-Auletta, dove la Fondazione Monte Pruno e la Banca Monte Pruno hanno promosso una serata speciale, all’insegna della cultura, della valorizzazione del territorio e della partecipazione collettiva.

Un’iniziativa realizzata con la collaborazione dell’Orchestra Filarmonica “Franco Caracciolo” – diretta dal Maestro Cristian Lombardi – della Fondazione MIDA e di importanti partner culturali come le Associazioni Flautisti Italiani, il Parco Storico Sichelgaita e Hortus Magnus.
La serata si è aperta con la proiezione del docufilm “I segreti dei luoghi perduti”, realizzato dalla Fondazione Monte Pruno in collaborazione con la BCC Monte Pruno e DliveMedia. Un’opera intensa e suggestiva che, con delicatezza e profondità, restituisce valore a luoghi straordinari ma ancora poco conosciuti, custodi di un’identità autentica e di un potenziale turistico tutto da scoprire e valorizzare.
A seguire, l’imponente e vibrante esibizione dell’Orchestra Filarmonica “Franco Caracciolo”, applaudita da un pubblico numeroso, giunto in larga parte dalla città di Salerno, che ha saputo cogliere il valore simbolico e artistico della proposta culturale.
Nel corso dell’intervento, il Presidente Michele Albanese – alla guida sia della Banca che della Fondazione Monte Pruno – ha espresso profonda gratitudine per la calorosa partecipazione, ma ha anche voluto lanciare un messaggio chiaro e deciso:“Questi luoghi sono patrimonio di tutti, eppure troppo spesso rimangono soli. È doloroso constatare la scarsa attenzione da parte di chi, a livello politico, associativo e istituzionale, dovrebbe invece sentirsi in dovere di tutelare e promuovere le nostre meraviglie. La mancanza di una reale volontà di fare rete sta contribuendo a un isolamento progressivo delle aree interne, aprendo la strada allo spopolamento e all’abbandono. Noi continuiamo a crederci, ma da soli non possiamo bastare.”
Ha poi aggiunto con forza che: “E’ arrivato il momento di abbandonare i propri campanili, di smettere di pensare esclusivamente al proprio orticello, di operare in modo isolato o peggio ancora, con spirito d’invidia. Serve un cambio di passo: occorre iniziare a ragionare in termini territoriali e non più solo locali, facendo rete, superando steccati inutili e aggregando le potenzialità e le eccellenze di ogni singola comunità. Solo così si potrà costruire un futuro condiviso, autentico e duraturo.
Il Presidente ha sottolineato, inoltre, come eventi di questa natura incarnino pienamente la missione della Banca e della Fondazione: unire cultura, bellezza, radici e futuro, per generare sviluppo autentico e coesione sociale nei territori più fragili ma più veri.
La serata è stata anche l’occasione per ribadire l’imminente approdo del docufilm sulla piattaforma Amazon Prime, segno tangibile di un impegno concreto che guarda lontano, ma non dimentica le proprie origini.
La Banca Monte Pruno e la sua Fondazione proseguono così, con coerenza e visione, il proprio cammino al fianco delle comunità locali, sostenendo arte, giovani talenti e iniziative in grado di rigenerare legami e identità.
Un ringraziamento sentito e speciale alla Fondazione MIDA per l’ospitalità e la preziosa collaborazione, con un pensiero riconoscente alla Presidente Maria Rosaria Carfagna per la disponibilità e la sensibilità dimostrate. Un sentito grazie anche ad Anna Malesci, Salvatore Lombardi e alla Presidente dell’Associazione Hortus Magnus, Clotilde Baccari, per l’impegno concreto, la passione e il contributo determinante alla riuscita dell’evento. Un ringraziamento altrettanto doveroso ad Antonio Mastrandrea, Direttore della Fondazione Monte Pruno, per la sua preziosa e insostituibile attività svolta in occasione dell’iniziativa, sempre all’altezza dei valori che guidano l’operato dell’ente.
Un grazie anche al Presidente del Circolo della Banca Monte Pruno Aldo Rescinito, presenza costante e significativa nelle attività della nostra comunità. E infine, un grazie sincero a tutti coloro che hanno sentito di partecipare, condividendo con passione e calore un’esperienza che ha saputo coniugare identità e bellezza.
Un momento autentico, da ricordare, ma soprattutto da replicare: un invito forte e chiaro a non arrendersi, a credere ancora nella forza della bellezza condivisa e nella potenza delle idee che nascono dal cuore del territorio.