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A Casalbuono 15 nuove strade parleranno il linguaggio della memoria: da Via Mandela a Via Pino Daniele, e c’è anche Via Renato D’Angiò

Di Antonio Sica

Casalbuono

Da Enrico Berlinguer a Maria Montessori, da Nelson Mandela a don Peppe Diana, passando per Gianni Rodari, Eduardo De Filippo, Pino Daniele e Margherita Hack: non sono i nomi di strade di Napoli, Roma o qualche altra metropoli, ma di Casalbuono, piccolo gioiello del Vallo di Diano che a breve potrà vantare una toponomastica ricca di storie, valori e grandi nomi della cultura, della politica, della giustizia e della scienza. È l’effetto di una recente delibera approvata dalla Giunta comunale, che ha ufficializzato i 16 nomi selezionati per l’intitolazione di 15 nuove strade, frutto del lavoro di una Commissione Toponomastica istituita lo scorso anno. I nomi scelti sono 16 perchè una delle 15 strade avrà una significativa doppia denominazione, diventando “Via Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”.

Attilio Romano, sindaco di Casalbuono

“È un lavoro che portiamo avanti da diversi mesi – spiega il sindaco Attilio Romano – con l’obiettivo di trasformare traverse senza nome in luoghi carichi di significato. Dietro ogni scelta c’è il desiderio di educare, ispirare, tramandare valori. E naturalmente, anche di orientarsi meglio nel paese!”. Un lavoro certosino, durato quasi nove mesi, realizzato dalla Commissione per la Toponomastica composta, oltre che dal sindaco Romano, da Umberto Sole, Raffaele Lasalvia, Carmine Adinolfi (già sindaco di Casalbuono) e dalla professoressa Agnese Valva, esperta di storia e cultura locale.

Con sopralluoghi, confronti e studio delle biografie, si è giunti a una proposta toponomastica che attende ora il via libera definitivo dalla Prefettura, ma che già segna una svolta per il paese.

Renato D’Angiò, un figlio illustre di Casalbuono

Renato D’Angiò

Particolarmente sentita è l’intitolazione della ex 1ª traversa di Via Roma a Renato D’Angiò, originario proprio di Casalbuono, figura di spicco del sindacalismo scolastico italiano. Scomparso a Roma nel 2014 all’età di 78 anni, D’Angiò è stato segretario generale del SINASCEL CISL dal 1985 al 1993, guidando il sindacato in una stagione di grandi conquiste: dal contratto del 1988 alla riforma della scuola elementare (legge 148/90), fino al consolidamento di un’identità confederale che pose le basi per la nascita di un unico sindacato della scuola in ambito CISL. Fu anche presidente dell’ENAM, distinguendosi per l’impegno e la visione lungimirante. La CISL Scuola lo ricordò all’epoca con “riconoscenza e affetto”, definendolo “un suo prestigioso dirigente”. Ora il suo nome torna a risuonare nel suo paese natale, dove ha lasciato radici profonde.

Le nuove strade intitolate

Ecco l’elenco completo delle intitolazioni:

  • Via Renato D’Angiò (Sindacalista) – già 1ª traversa di Via Roma
  • Via Enrico Berlinguer (Politico) – già 2ª traversa di Via Roma
  • Via Nelson Mandela (Attivista di pace) – già 3ª traversa di Via Roma
  • Via Aldo Moro (Politico) – già 4ª traversa di Via Roma
  • Via Ilaria Alpi (Giornalista) – già 1ª traversa di Via Nazionale
  • Via della Consolazione – già 2ª traversa di Via Nazionale
  • Via Pasquale Falci – già Via della Consolazione
  • Piazzetta Pasquale Falci – area contigua
  • Piazzetta Pino Daniele (Cantautore)
  • Via Don Peppe Diana (Sacerdote, vittima della camorra) – 1ª traversa di Via Pasquale Falci
  • Via Eduardo De Filippo (Drammaturgo) – 2ª traversa
  • Via Maria Montessori (Pedagogista) – 3ª traversa
  • Via Gianni Rodari (Poeta e scrittore per l’infanzia) – 4ª traversa
  • Via della Pace – 5ª traversa
  • Vicoletto del Casale – già Vicolo Casale
  • Belvedere Margherita Hack (Astrofisica) – già Largo San Cono
  • Via Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (Magistrati) – già Via Carvallena

Si tratta di un vero e proprio “percorso della memoria”, che coinvolge personalità molto diverse tra loro ma accomunate da un forte impegno per la giustizia, la cultura, la libertà e la verità. “Ci piace l’idea che chi cammina per le nostre strade -aggiunge il sindaco Romano- possa incontrare simbolicamente persone che hanno lasciato un segno nella storia. Ogni targa sarà una piccola lezione di cittadinanza attiva”.

Casalbuono

Toponomastica: non solo nomi, ma identità

L’iniziativa si inserisce in un percorso di valorizzazione e aggiornamento della toponomastica locale avviato con l’approvazione di un apposito regolamento comunale nel 2023. L’obiettivo è anche quello di superare le denominazioni anonime (come “1ª traversa di…”) per rafforzare il senso di appartenenza, rendere più riconoscibili i luoghi e semplificare la vita dei cittadini e dei servizi. A breve, una volta ottenuto il via libera della Prefettura, le nuove denominazioni saranno rese ufficiali e aggiornate anche negli schedari anagrafici. Nel frattempo, Casalbuono amplifica idealmente il grande racconto della memoria collettiva, con una mappa che si arricchisce di valori e simboli: a dimostrazione che, anche nei piccoli comuni, la Storia può trovare cittadinanza.

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