Di Antonio Sica

Dopo il successo su Rai 1 e RaiPlay, la serie “Gerri” si prepara a spiccare il volo anche su scala globale. Da martedì 17 giugno sarà infatti disponibile su Netflix, piattaforma leader dello streaming mondiale, rendendo così visibili al pubblico internazionale il talento del regista Giuseppe Bonito e dell’attrice Cristina Cappelli, entrambi originari di Sala Consilina.
È una di quelle notizie che fanno battere forte il cuore del Vallo di Diano. Si tratta infatti senza dubbio di un traguardo importante per la produzione italiana che, grazie alla distribuzione su Netflix, potrà essere vista dagli abbonati di tutto il mondo. Facendo apprezzare praticamente ovunque la serie “crime”, e anche il messaggio che porta con sé: storie di emarginazione, ricerca di identità, indagini avvincenti e un forte carico emotivo.

“Gerri” — trasmessa in prima serata su Rai 1 dal 5 al 26 maggio 2025 con ottimi ascolti (oltre 3 milioni di spettatori a puntata e share tra il 17 e il 21%) — ha già conquistato il pubblico italiano, vincendo costantemente le sfide Auditel contro i principali programmi concorrenti. Ora l’approdo su Netflix rappresenta una sorta di consacrazione internazionale per la produzione italiana, tratta dai romanzi di Giorgia Lepore e interpretata da Giulio Beranek nei panni del tormentato ispettore Gerri Esposito, e che vede tra i volti più apprezzati Cristina Cappelli, che nella serie veste i panni della giovane ispettrice Annalisa Righi. Il fatto che sia il regista Giuseppe Bonito che l’attrice Cristina Cappelli siano nati a Sala Consilina sono motivo di soddisfazione non solo per loro, ma per l’intera comunità valdianese, che vede due suoi figli portare la propria arte e professionalità sulle più importanti vetrine mediatiche internazionali.

UN SUCCESSO DI PUBBLICO E DI CRITICA
Su MYmovies, la valutazione del pubblico si attesta attorno a 3/5, con giudizi mediamente positivi. Sui social e nei forum online, sono già emerse richieste per una seconda stagione, segno evidente di un apprezzamento crescente.
La rivista Vanity Fair ha sottolineato la freschezza del cast, elogiando il coraggio della Rai di puntare su attori emergenti, e definendo Gerri una “piacevolissima eccezione” nel panorama della fiction italiana. Anche Movieplayer.it ha assegnato un punteggio di 3/5, lodando le interpretazioni e il tema identitario.
Infine, critici di riferimento come Aldo Grasso (IoDonna) e Antonio Dipollina (Repubblica) hanno apprezzato la profondità emotiva dei personaggi e l’atmosfera noir della narrazione, definendo Gerri “un nuovo crime pieno di sentimenti forti“.

Ci sono tutti gli elementi per vedere Giuseppe Bonito e Cristina Cappelli affermarsi, grazie a Netflix, anche a livello globale: Gerri è infatti pronta ad arrivare ovunque.