Di Giuseppe Geppino D’Amico

Dati drammatici e in costante crescita. Sono quelli emersi dal convegno che si è svolto a Salerno sul tema “La Campania, l’azzardo e la tutela dei minori: il ruolo e la responsabilità di una comunicazione orientata alla salute”, organizzato dall’Osservatorio Regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo, insieme al Corecom Campania e all’Unione Cattolica della Stampa Italiana. A lanciare l’allarme è stato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in una dichiarazione rilasciata ai giornalisti: “La ludopatia è un problema che non è molto appariscente, ma sta diventando davvero pesante in Campania. Credo che abbiamo la percentuale più alta di persone in carico alle Asl: 3500. Quest’anno sono stati bloccati i fondi nazionali relativi alla ludopatia e per affrontare questo problema stiamo usando i fondi destinati alle dipendenze di vario tipo”.
I dati dell’Osservatorio: Campania maglia nera in Italia
L’allarme di De Luca trova piena conferma nei dati presentati dal dottore Aniello Baselice, presidente dell’Osservatorio Regionale sul Disturbo da Gioco d’Azzardo e responsabile della Comunità Terra Futura, attiva presso il Presidio Ospedaliero di Sant’Arsenio.
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La Campania spende ogni anno 20,6 miliardi di euro per il gioco d’azzardo, che è vietato ai minori di 18 anni. Si posiziona al secondo posto in Italia dopo la Lombardia (24,8 miliardi), ma è prima in rapporto alla popolazione, con una spesa media annuale di 3.692 euro pro capite, neonati compresi. Seguono:
- Abruzzo (3.319 euro)
- Molise (3.275 euro)
- Sicilia (3.182 euro).
La Campania detiene anche il primato nazionale nella fascia giovanile a rischio, con una prevalenza del 6,3% di giovani giocatori problematici, contro il 3,8% della media italiana (dati Espad IFC-CNR). Sempre in Campania si registra il 53,6% di conti attivi per il gioco online in rapporto alla popolazione (seguono Sicilia 42,6% e Calabria 40,5%). È anche prima per pazienti presi in carico nei SerD: circa 1/5 dei 15.000 italiani attualmente in trattamento per disturbo da gioco d’azzardo presso le 163 strutture del Servizio Sanitario Nazionale, pari a circa l’1,8% del milione e 300mila italiani affetti da forme gravi.
I numeri nelle province

In provincia di Salerno la spesa media pro capite annua è di 2.633,19 euro, con in testa Castel San Giorgio (4.999,29 euro) e Giffoni Valle Piana (4.646,92 euro).
Nel Napoletano (media 2.590 euro), spicca Gragnano (4.068,25 euro). Nel Casertano (media 2.555,98 euro) ai primi posti di questa spiacevole classifica troviamo Casal di Principe (4.513,69 euro) e Villa Literno (4.082,07 euro).
Nel 2022 la Campania risultava prima in Italia per raccolta di gioco online:
- 10.482,37 miliardi di euro (raccolta totale)
- 590 milioni di euro spesi in scommesse, poker e slot online (dati ADM – Agenzia Dogane e Monopoli, elaborazione Federconsumatori).
La spesa media pro capite su rete telematica è di 1.874 euro. Inoltre, la Campania è risultata prima anche per numero di nuovi conti gioco online aperti nel 2022, con un incremento del +16,12%.
“Un’emergenza crescente che colpisce i più giovani”
A sottolineare la gravità del fenomeno, anche l’intervento della dottoressa Antonietta Grandinetti, direttore del dipartimento dipendenze dell’Asl di Salerno: “Negli ultimi quattro anni si è registrato un incremento del 15%. Mi sembra che l’attenzione del servizio sanitario al disturbo del gioco d’azzardo e alla ludopatia sia importante, visto che le persone hanno bisogno di aiuto. È un problema trasversale che investe tutte le fasce sociali e che ha bisogno di un’assistenza integrata pubblica. È un fenomeno inquietante che sta investendo il territorio con un notevole aumento rispetto al passato. Con l’avvento di Internet la cosa è diventata ancora più complicata e coinvolge le giovani e giovanissime generazioni. È un fenomeno psicologico complesso, nel gioco d’azzardo convergono più studi e aspetti della personalità umana ed è patologico. Credo che le istituzioni facciano bene a dedicare un’azione di sensibilizzazione su tali problematiche”.
Il convegno di Salerno: tutti gli interventi
Oltre al dottore Baselice e alla dottoressa Grandinetti, sono intervenuti:
- Vincenzo Napoli (Sindaco di Salerno)
- Don Antonio Romano (in rappresentanza dell’Arcivescovo Metropolita Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, Mons. Andrea Bellandi)
- Maurizio Fiasco (Sociologo Consulta Nazionale Antiusura – Presidente Associazione Alea)
- Fulvio Scarpino (Vicecoordinatore nazionale Corecom)
- Gabriele Melluso (Presidente Nazionale Assoutenti)
- Guido Pocobelli Ragosta (Giornalista – Presidente UCSI Regione Campania)
- Carola Barbato (Presidente Corecom Regione Campania).