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Con-Tatto (VIDEO) – Musei statali: crollano i numeri in provincia di Salerno. La Certosa di Padula perde 8mila visitatori

Di Giuseppe Geppino D’Amico

Il Ministero della Cultura ha comunicato i dati relativi ai visitatori e agli introiti dei musei statali italiani. Purtroppo, per la provincia di Salerno il quadro è desolante: in un solo anno si sono persi 82.000 visitatori. Il sistema museale appare ormai (quasi) totalmente dipendente da un solo attrattore: Paestum. E il Vallo di Diano? La fotografia emersa dalla lettura dei dati forniti dal Ministero è tutt’altro che a colori: è una vera e propria istantanea in bianco e nero.

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Nel 2024, i musei e i siti statali della provincia di Salerno hanno registrato 612.505 ingressi, contro i 694.462 dell’anno precedente. Il calo è netto: -81.957 visitatori, pari a -11,8%. Il Parco archeologico di Paestum e Velia, pur restando il centro nevralgico del sistema, ha perso oltre 56.000 visitatori (da 506.853 a 450.677, -11,1%). Tuttavia, si conferma come ago della bilancia: da solo spiega il 69% del calo complessivo e accresce la propria incidenza sul totale provinciale, passando dal 73 al 73,6%. Nonostante il calo, Paestum resta nella top 30 nazionale, al 20° posto tra i siti italiani più visitati, davanti al Palazzo Reale di Napoli e al Parco Archeologico di Ostia.

Anche la Certosa di Padula ha chiuso in flessione: da 97.628 a 89.607 ingressi, con un calo di 8.021 visitatori (-8,2%).

Ancora più marcata la crisi nei musei cosiddetti minori, privi di un brand internazionale e di flussi turistici consolidati. Nel 2024, anche Minori, Pontecagnano, Valle del Sarno e Sala Consilina hanno registrato un calo significativo:

  • Valle del Sarno: -67,5% (da 7.394 a 2.404 visitatori)
  • Minori (villa romana e sito archeologico): -54,7% (da 26.273 a 11.903)
  • Pontecagnano: -16,2% (da 8.626 a 7.232)
  • Sala Consilina: -57,7% (da 579 a 245)

Solo tre realtà si distinguono per una crescita:

  • San Pietro a Corte (Salerno): +4,3% (da 41.541 a 43.321)
  • Museo Archeologico di Eboli: +26,5% (da 2.978 a 3.768)
  • Museo Archeologico dell’antica Volcei (Buccino): +29,3% (da 2.590 a 3.348)

I musei in crescita hanno raccolto 3.328 visitatori in più, mentre quelli in perdita ne hanno persi oltre 85.000.

Il sistema museale provinciale si rivela quindi sbilanciato su un solo attrattore – Paestum – e incapace di reggere in maniera diffusa. Cosa manca? Politiche attive, iniziative temporanee, orari prolungati, sinergie con le comunità locali. Senza questi ingredienti, l’emorragia di pubblico diventa strutturale.

Sul fronte introiti, la disparità è ancora più marcata:

  • Paestum: 2.740.082 euro (90,6% del totale provinciale)
  • Certosa di Padula: 260.681 euro (8,6%)
  • Minori: 15.032 euro (0,5%)
  • Pontecagnano: 5.642 euro
  • Eboli: 1.527 euro
  • Valle del Sarno: 812 euro

Clamoroso il dato dell’Antiquarium di Sala Consilina, che ospita reperti risalenti al IX secolo a.C.: 228 ingressi gratuiti su 245, pari al 93,1%. Anche alla Certosa di Padula il dato sugli esenti è rilevante: 51.788 su 89.607, con una quota di gratuità del 57,8%.

I numeri della Certosa di Padula negli ultimi anni:

  • 2019: 87.451 visitatori
  • 2023: 97.628 (+11,6%)
  • 2024: 89.607 (-8,2% rispetto al 2023)

Il livello resta superiore al pre-Covid, ma il trend è altalenante. È stata recentemente espletata la gara per l’introduzione del biglietto unico per i musei di Padula, che però non è ancora entrato in vigore. Potrà produrre effetti positivi? È presto per dirlo. Ma una cosa è certa: chi di dovere dovrebbe porsi qualche domanda e trovare risposte adeguate per rilanciare la Certosa.

Di recente, il Direttore generale dei Musei, Massimo Osanna, ha nominato Francesco Fanoli – funzionario del Ministero della Cultura – come referente per la Certosa di Padula. Abbiamo sempre sostenuto che la Certosa meriterebbe l’autonomia e, quindi, un direttore “di ruolo”. Fanoli potrebbe essere la figura adatta.

Inoltre, Osanna ha nominato anche un Comitato Scientifico composto da tre studiosi:

  • Francesco Fanoli
  • Paola D’Agostino, storica dell’arte
  • Carmine Pinto, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno

Il Comitato si è già insediato: a breve dovremmo saperne di più sui compiti e sulle iniziative che intenderà promuovere.

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1 comment

  1. La certosa di Padula perde visitatori perché il comune di Padula e la sovrintendenza non riescono ad organizzare, in questo grande attrattore architettonico , spettacoli o manifestazioni di alto contenuto culturali

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