Il 2024 ancora un anno nero per la sicurezza sul Lavoro. Rispetto al 2023 infatti gli infortuni sono aumentati del 2,8 percento ed i decessi nei primi 10 mesi del 2024 sono stati ben 128 rispetto ai 117 nello stesso arco di tempo dell’anno precedente. A certificarlo è l’Inail in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro.
A rilanciare l’allarme è Federcepicostruzioni, associazione di categoria edile che, per voce del presidente Antonio Lombardi, avverte: «questi numeri impongono un cambio di passo, la sicurezza deve diventare una priorità concreta, non una semplice dichiarazione di intenti».
Il piano anti-infortuni: Prevenzione, Formazione e Semplificazione

presidente di Federcepicostruzioni
Federcepicostruzioni, insieme a Confimi Edilizia, Finco e altri partner sindacali, ha definito una strategia basata su tre pilastri: Prevenzione; Formazione Continua e Semplificazione normativa. Nel primo caso Lombardi chiede “applicazione rigorosa delle normative ed uso di tecnologie innovative (droni, sensori IoT, intelligenza artificiale) per monitorare i cantieri, senza dimenticare controlli rafforzati sui dispositivi di protezione individuale“. Poi puntare su “Formazione continua con corsi obbligatori e aggiornati per lavoratori e imprese e premi per le aziende virtuose che investono in sicurezza“. Infine i costruttori chiedono la “riduzione della burocrazia per interventi più rapidi e l’eliminazione di «modulistiche inutili» che distraggono dalla prevenzione“.
I vantaggi? Numerosi, se si considera che la stessa Inail ritiene che il 90% degli infortuni mortali potrebbe essere evitato con misure adeguate. Molte aziende hanno già invertito la rotta, aumentando, nel 45% dei casi, gli investimenti in sicurezza. «Oggi ricordiamo chi ha perso la vita sul lavoro», conclude Lombardi, «ma servono azioni concrete. L’obiettivo è trasformare i cantieri in ambienti sicuri, dove la dignità dei lavoratori sia al primo posto».