Di Antonio Sica
Montesano sulla Marcellana ha vissuto un’altra giornata densa di emozione, gratitudine e memoria: la quinta edizione del Premio Internazionale I Sogni di Rosemary ha portato nel cuore del Vallo di Diano volti noti, ospiti di grande spessore e una comunità unita nel nome di Rosemary Manilia, la giovane scomparsa prematuramente che continua a vivere nei suoi sogni, diventati progetti concreti.
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Applauditissimo, tra i premiati di questa edizione, è stato Maurizio De Giovanni, tra i più noti scrittori italiani contemporanei, la cui ultima opera “L’antico amore”, uscita da poco, è già prima nella classifica dei libri più venduti in Italia. “Rosemary era un raggio di sole -ha detto De Giovanni- e la mia presenza qui è per il suo ricordo e per la gioia di essere vicino alla sua mamma e al suo papà. Siamo anche gemelli di giorno, nati entrambi il 31 marzo, un legame ulteriore che, insieme alla sua passione per la scrittura, mi rende ancora più onorato di essere qui”. De Giovanni ha parlato anche di amore, il filo conduttore che attraversa ogni edizione del premio e che è al centro anche del suo ultimo romanzo: “L’amore può essere doloroso, ma nel caso di Rosemary è un amore che fa solo sorridere, che dà solo calore”. Infine, due consigli ai giovani che vogliono cimentarsi con la scrittura: leggere tantissimo, e assicurarsi di avere una storia che voglia essere raccontata.
Sul palco allestito con cura ed eleganza presso l’Hotel Venezuela di Montesano Scalo, anche tanti altri ospiti illustri. Tra i quali Oreste Lo Pomo, caporedattore del TGR Campania, e Peppone Calabrese, volto noto di Linea Verde, presenti per dare ulteriore valore a un evento che unisce cultura, emozione e territorio. A condurre, per il secondo anno consecutivo la giornalista del TG1 Valentina Bisti, che ha rinnovato con entusiasmo la sua partecipazione, conquistata dalla magia di un evento che nasce da una storia vera, profonda, e che coinvolge ogni anno sempre di più.
I genitori: “Una missione d’amore e una comunità che ci abbraccia”
Rosita Costa e Giuseppe Manilia, genitori di Rosemary, sono l’anima e il motore di tutto. Con dignità e passione, continuano a trasformare il dolore in luce: “È una missione d’amore -hanno ribadito- e questo premio esiste grazie a chi ci sostiene ogni anno, alla comunità di Montesano, al Vallo di Diano, e ai tanti amici che ci affiancano. Il nostro grazie va a tutti loro”. Nella sala gremita e partecipe, si è respirato un clima di grande affetto. Perché Rosemary, con i suoi sogni, continua a essere presente. Anno dopo anno, ogni edizione del suo Premio è una promessa mantenuta: quella di non dimenticare mai, continuando a seminare amore, amicizia, cultura e memoria.
