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Casalbuono ottiene un finanziamento di 7 milioni di euro per la pista ciclabile Costarelle-Cerreta

di Elia Rinaldi

Un importante progetto di mobilità ciclistica sta per diventare realtà a Casalbuono, grazie a un finanziamento di circa 7 milioni di euro concesso dalla Regione Campania, nell’ambito del Programma regionale Campania, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale.

Il percorso ciclabile, che sarà realizzato con massi ciclopici e materiali ad alta sostenibilità ambientale, collegherà la località Costarelle con la Foresta Cerreta Cognole, un’area naturalistica di grande valore situata tra i comuni di Sanza e Montesano sulla Marcellana, a pochi chilometri da Teggiano e Padula.

La pista avrà una lunghezza di 5,5 chilometri, che si aggiungeranno ai 3,5 di quella già esistente, e costeggerà il fiume Calore.

Attilio Romano

Grande la soddisfazione del sindaco Attilio Romano, che sta seguendo personalmente, in queste ore, le battute finali del progetto presso la Regione Campania.

Il primo cittadino, incredulo ed emozionato, ha sottolineato che l’importo così alto di questo finanziamento è il primo in assoluto per Casalbuono. Inoltre, ha evidenziato che, grazie a questo intervento, si permetterà anche ai proprietari dei terreni circostanti alla pista di poter tornare ad accedere ai loro terreni, poiché erano diventati nel tempo inaccessibili.

Romano ha voluto ringraziare particolarmente il presidente Vincenzo De Luca per l’attenzione riservata alla comunità di Casalbuono.

L’intervento punta a incentivare la mobilità sostenibile e il turismo green, offrendo un collegamento ciclabile verso una delle aree boschive più affascinanti della regione. La Foresta Cerreta Cognole, che si estende per 823 ettari sui monti della catena della Maddalena, al confine tra Campania e Basilicata, è dotata di 15 chilometri di viabilità interna, ideale per trekking e passeggiate in bicicletta. L’area è attrezzata con aree picnic e sorgenti naturali, offrendo un’esperienza immersiva nella natura.

La foresta, di origine storica, è stata proprietà della Certosa di Padula fino al XIX secolo e oggi è gestita dalla Regione Campania in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato. Dal 1987 ospita un centro di allevamento della fauna selvatica, con recinti dedicati alla riproduzione di cinghiali, cervi, daini, caprioli e mufloni per il ripopolamento regionale.

Grazie a questo investimento, Casalbuono si proietta verso un futuro più sostenibile, valorizzando il territorio con infrastrutture moderne che favoriscono l’ecoturismo e il rispetto per l’ambiente.

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