Un evento di grande rilievo giuridico si è tenuto presso gli uffici giudiziari di Lagonegro, dove il Primo Presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, e il Professore Emerito di diritto penale dell’Università Federico II, Sergio Moccia, hanno animato una Lectio Magistralis sul tema “Politica criminale e legislazione penale nello Stato costituzionale di diritto”.
L’incontro, promosso dall’Ordine degli Avvocati di Lagonegro e dal Forum Giustizia Diritti Costituzione, presieduto dal Procuratore Capo della Repubblica Gianfranco Donadio, ha visto una folta partecipazione di magistrati e avvocati provenienti da vari fori lucani e calabresi.
Nel suo intervento, il Primo Presidente di Cassazione ha affrontato temi di stringente attualità, soffermandosi in particolare sulla sentenza Diciotti e sul risarcimento dei danni non patrimoniali per il mancato sbarco. “La Costituzione è l’insieme di regole, principi e valori che fondano il nostro stare insieme – ha dichiarato Cassano – e devono rappresentare il punto di riferimento per tutte le istituzioni dello Stato, chiamate a cooperare lealmente nell’interesse della collettività. Non sono ammesse incoerenze tra i principi sanciti dalla Costituzione e i nostri comportamenti concreti”.
Sulla stessa linea, il Professore Moccia ha ribadito l’importanza dell’applicazione della Carta Costituzionale nell’azione politica. “Se si sfugge dalla Costituzione – ha affermato – si compie un’azione eversiva, anche qualora non si realizzi uno solo dei diritti fondamentali, come il diritto al lavoro, all’istruzione e alle cure”.
Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro, Vincenzo Bonafine, che ha sottolineato il carattere storico dell’evento. “Dal 1862, anno della sua istituzione, il Tribunale di Lagonegro non aveva mai ospitato un Primo Presidente della Cassazione. Ancora più significativo è che la Presidente Cassano abbia scelto proprio Lagonegro per inaugurare le sue visite ufficiali”.
L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del sindaco di Lagonegro, Salvatore Falabella, del presidente del Tribunale, Silvio Maria Piccino, di Antonio D’Anello, presidente della sottosezione ANM, e di Vincenzo Bonafine. I lavori sono stati introdotti dal Procuratore Gianfranco Donadio, che ha ribadito il valore del dibattito sulla legislazione penale nello Stato di diritto.
Purtroppo l’attuale governo di estrema destra sta emanando decreti-legge, poi regolarmnete convertiti in legge dalla maggioranza parlamentare, che contengono molti profili d’incostituzionalità, a partire dalle norme draconiane contenute nel nuovo codice della strada, per finire al decreto-Caivano che stravolge il senso del rito minorile (DPR 448/1988) inficiandone la ratio edicativo-recuperatoria a vantaggio di una logica punitiva. Per non parlare poi della scigurata proposta di separazione delle carriere tra pm e giudicanti che sottende l’intenzione di mettere il pm sotto il controllo dell’esecutivo. Penso che la magistratura non debba essere lasciata sola nel contrastare questo disegno.