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Iniziative ANPI ad Auletta per il partigiano Raffaele Giallorenzo e a Sala Consilina nelle scuole

Giuseppe D’Amico

Presso l’Auditorium “Casa delle Parole” di Auletta, si è tenuta l’8 marzo la commemorazione del partigiano Raffaele Giallorenzo, giustiziato a soli 24 anni in Piemonte per il suo impegno nella Brigata Giustizia e Libertà. Nel corso dalla manifestazione sono intervenuti Ubaldo Baldi (presidente ANPI Salerno); Raffaella Giallorenzo (nipote del partigiano); Carmine Cocozza (rappresentante ANPI Vallo di Diano – Tanagro) e il vicesindaco di Auletta, Gerardo de Maffutiis.

La manifestazione si inserisce in un fitto calendario di incontri e seminari organizzati dall’ANPI Salerno in occasione degli 80 anni dalla Liberazione, con l’obiettivo di mantenere viva la memoria della Resistenza e dei suoi protagonisti. Durante la cerimonia, è stata ricordata la vicenda umana di Raffaele, il suo sacrificio per la libertà e la forza delle sue ultime lettere, che ancora oggi parlano di coraggio e resistenza.

AULETTA – Casa delle Parole
Commemorazione Raffaele Giallorenzo sabato 8 marzo 2025

Unanime il giudizio espresso dagli intervenuti sul significato dell’iniziativa: “In un momento storico in cui forti venti di guerra soffiano nuovamente sul mondo, il ricordo di Raffaele Giallorenzo e di chi ha lottato per la libertà assume un valore ancora più urgente e necessario. La Resistenza non fu solo lotta contro il nazifascismo, ma fu soprattutto una scelta di giustizia e di pace. Per questo, oggi più che mai, la memoria di quegli ideali deve essere un monito e un impegno per costruire un futuro libero dalla violenza e dai conflitti. Perché il ricordo della Resistenza è un impegno per il presente e il futuro”. Nel corso del dibattito è stata sottolineata l’esigenza di far sì che anche le giovani generazioni conoscano la storia di Raffaele Giallorenzo e di tanti altri giovani, donne e uomini, che tra il 1943 e il 1945 scelsero di scendere in campo per difendere i valori della democrazia contro la violenza nazifascista. È stato inoltre evidenziato il ruolo della sezione ANPI Vallo di Diano – Tanagro, che di recente ha intensificato la sua attività di divulgazione e coinvolgimento degli studenti delle scuole locali attraverso un percorso curato da Ivan Bruno, Arianna Marchesano e Maddalena Robustelli. Il vicesindaco de Maffutiis ha annunciato che in estate Auletta ospiterà una manifestazione per presentare un libro curato dallo storico Luigi Langone e patrocinato dall’ANPI. Nell’occasione sarà intitolato uno spazio pubblico a Raffaele Giallorenzo.

Nato il 18 gennaio 1921 ad Auletta, di professione calzolaio, Raffaele Giallorenzo si arruolò nel Reggimento Nizza Cavalleria del Regio Esercito Italiano. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, decise di non arrendersi e si unì alle formazioni partigiane nei pressi di Torre Pellice (TO). Entrò a far parte della 5ª Divisione Alpina GL “Sergio Toja”, attiva in Val Germanasca e successivamente in Val Pellice. Il 3 gennaio 1945, fu catturato dalle Brigate Nere a Torre Pellice e rinchiuso nella caserma dei carabinieri di Pinerolo (TO). Il 10 marzo 1945, alle ore 17, venne prelevato dalla sua cella e condotto a Ponte Chisone (TO), dove fu fucilato da un plotone composto da soldati tedeschi e militi fascisti delle Brigate Nere di Pinerolo. Insieme a lui furono giustiziati i fratelli Gino e Ugo Genre, Mario Lossani, Luigi Ernesto Monnet, Luigi Palombini e Francesco Salvioli. Alcune delle sue ultime lettere, scritte prima della morte, sono state conservate e già pubblicate ma molto attesa è la ricerca a cui sta lavorando Luigi Langone, profondo conoscitore e studioso della storia di Auletta che certamente offrirà ulteriori contributi alla vicenda umana e storica di Raffaele Giallorenzo.

Non va dimenticato che la Sezione ANPI Vallo di Diano-Tanagro, inaugurata nel giugno 2023 a Sala Consilina, è intitolata a Raffaele Giallorenzoe a Giovanni Marmo Giovanni Marmo, nato a Sala Consilina, rimase ucciso in Toscana insieme a Mario Marapitti nel corso di un’imboscata tesa ai partigiani dai fascisti di Ciggiano il 16 Aprile 1944.

Merita di essere segnalata un’altra iniziativa dell’ANPI Vallo di Diano-Tanagro. Alla vigilia della “Giornata della donna” presso la scuola media G. Camera di Sala Consilina, ha preso avvio il progetto “1945-2025 – 80 anni dalla Liberazione – Il ruolo delle donne nella Resistenza italiana”. Negli intenti dei promotori è più che mai avvertita la necessità di trattare con gli studenti una pagina della Resistenza spesso lasciata ai margini, non solo nella programmazione scolastica ma anche nel patrimonio di conoscenze degli italiani.

Eppure 70.000 donne del nostro Paese furono protagoniste della guerra di liberazione dal nazifascismo, prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. La loro storia per decenni è stata coperta dalla coltre spessa dell’oblio. “Con questa ed altre iniziative simili -si legge in un comunicato dell’ANPI- si vuole dare voce alle vicende di alcune di loro, affinché gli adolescenti coinvolti nel progetto imparino non solo a conoscere le storie personali delle donne che scelsero di divenire partigiane, ma il motivo che le mosse a questa scelta di coraggio e di libertà. Nel mettere in gioco le proprie vite quelle donne miravano ad un obiettivo più alto della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista. Volevano ardentemente gettare le basi per una società nuova, che le emancipasse dal ruolo di semplici riproduttrici della stirpe italica e di conseguenti sue accuditrici. L’ANPI Vallo di Diano – Tanagro vorrebbe che alla fine del suo progetto siano rimesse al loro posto le pagine dimenticate o, peggio ancora, strappate del libro della Storia del nostro Paese: le pagine che vedono protagoniste le donne nel periodo che va dal settembre 1943 all’aprile del 1945”.

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