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Social e giovani: quali pericoli e come difendersi? I consigli per le famiglie (PARTE 2) – Vincenzo Vitiello per Vallo Più

Di Vincenzo Maria Vitiello*

Il web può essere davvero un ambiente insidioso, dove la privacy è fragile e i pericoli possono nascondersi dietro uno schermo. Nella prima parte di questo approfondimento su Social e Giovani ci siamo occupati in particolare dei preoccupanti fenomeni del Cyberbullismo e dell’adescamento online.

In questa seconda parte affrontiamo altre due delle minacce che possono mettere a rischio il benessere psicologico ed emotivo dei più giovani: il furto d’identità e la dipendenza da internet. Inoltre, in conclusione, non mancano alcuni consigli generali che possono essere utili ai genitori e alle famiglie per affrontare queste tematiche di strettissima attualità.

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I PERICOLI PIU’ COMUNI SUI SOCIAL (PARTE 2)

3. Privacy e furto d’identità: attenzione a cosa si condivide.

Molti ragazzi pubblicano sui social dettagli personali senza rendersi conto dei rischi che corrono. Un indirizzo di casa, la scuola frequentata, foto di documenti o carte di credito possono finire nelle mani sbagliate e essere usati per furti d’identità o frodi informatiche.

Come proteggersi?

  • Evitare di pubblicare informazioni sensibili come numero di telefono, indirizzo o dettagli bancari.
  • Usare password sicure e uniche per ogni account, attivando anche l’autenticazione a due fattori.
  • Non accettare richieste di amicizia da sconosciuti e non fidarsi ciecamente delle informazioni che le persone forniscono online.

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4. Dipendenza dai social: quando il virtuale sostituisce la realtà.

L’uso eccessivo dei social può portare alla dipendenza digitale, con effetti negativi sulla concentrazione, sul rendimento scolastico e sulle relazioni sociali. Molti ragazzi passano ore a scorrere video, rispondere a notifiche e confrontarsi con immagini irrealistiche di influencer, sviluppando ansia da confronto sociale.

Cosa possono fare i genitori?

  • Stabilire regole chiare, come il divieto di usare il telefono a tavola o prima di dormire.
  • Incoraggiare attività alternative, come sport, musica e hobby offline.
  • Dare il buon esempio, riducendo il tempo passato davanti agli schermi anche per gli adulti.

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Come proteggere i propri figli: il ruolo dei genitori

Vietare l’uso dei social ai ragazzi non è la soluzione. Il vero obiettivo deve essere quello di educare a un utilizzo sicuro e consapevole, fornendo strumenti pratici per riconoscere i pericoli e affrontarli.

Ecco alcuni consigli fondamentali per i genitori:

  • Parlare con i figli e interessarsi alla loro vita digitale.
  • Stabilire regole sull’uso dei social, bilanciando il tempo online e offline.
  • Monitorare senza essere invasivi, usando strumenti di parental control quando necessario.
  • Insegnare a proteggere la propria privacy, evitando di condividere troppi dettagli personali.
  • Essere sempre disponibili ad ascoltarli e supportarli in caso di problemi.

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Sicurezza, consapevolezza, responsabilità e presenza prima di tutto

I social network non sono un pericolo in sé, ma diventano rischiosi quando vengono usati senza consapevolezza. Educare i ragazzi a un uso responsabile e instaurare un dialogo aperto con loro è la chiave per garantirne la sicurezza. Essere informati, attenti e presenti è il miglior modo per proteggerli dalle insidie della rete. Proteggere i ragazzi dai pericoli dei social non significa isolarli dalla tecnologia, ma insegnare loro a usarla nel modo giusto.

Ogni genitore, educatore o adulto di riferimento ha la responsabilità di guidare i più giovani verso un uso equilibrato, sicuro e consapevole del mondo digitale. Essere presenti, attenti e informati è il miglior modo per aiutarli a sviluppare un atteggiamento critico e responsabile nei confronti dei social network. Se un ragazzo sa di poter contare su un genitore che lo ascolta senza giudicarlo e che lo aiuta a trovare soluzioni in caso di difficoltà, sarà molto più propenso a chiedere aiuto piuttosto che affrontare da solo le insidie del web.

In conclusione, il mondo digitale è una realtà con cui dobbiamo convivere. Può essere un ambiente pericoloso, ma anche un’opportunità di crescita. Educare alla consapevolezza e al senso critico è la vera chiave per garantire ai ragazzi una navigazione sicura e serena.

Vincenzo Maria Vitiello

Ricordiamo sempre: la miglior difesa nel mondo digitale è la consapevolezza!

VINCENZO MARIA VITIELLO

Vincenzo Maria Vitiello*, (Polla, 24 aprile 1971), è un esperto riconosciuto nel campo della criminologia, della criminalistica e delle scienze informatiche forensi con anni di esperienza nel fornire supporto in tutte le fasi del processo giudiziario. Come responsabile scientifico dello studio “Multimedia Digital Forensics”, guida un team altamente qualificato che opera a livello nazionale offrendo una vasta gamma di servizi nel campo delle indagini multimediali digitali. https://vincenzomariavitiello.it/

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