Anche quest’anno, il 14 febbraio, il Vallo di Diano si unirà al movimento internazionale One Billion Rising, il flashmob globale contro la violenza sulle donne. L’iniziativa, nata nel 2013 dalla drammaturga Eve Ensler, autrice de I monologhi della vagina, giunge alla sua dodicesima edizione coinvolgendo oltre 200 Paesi in tutto il mondo.

A promuovere l’evento nel territorio è il Centro Antiviolenza Aretusa del Consorzio Sociale S10, gestito dall’Associazione Differenza Donna, che, insieme agli studenti e alle studentesse dell’Istituto di Istruzione Superiore “Pomponio Leto” di Teggiano, darà vita a un grande momento di partecipazione collettiva in Piazza Municipio. Sulle note di Break the Chain, il celebre inno della manifestazione, si ballerà per ribadire il rifiuto della violenza sessuale, fisica, razziale, economica, politica e socio-culturale, denunciando femminicidi, molestie, matrimoni infantili, tratta di esseri umani e ogni forma di oppressione di genere.
L’evento vedrà la collaborazione di Maria Gabriella Severino, della scuola di danza NEW Dance all Dance Ballet Studio di Sala Consilina, e di Antonia D’Elia, della Palestra Salus di Teggiano. Un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di un cambiamento culturale, in un mondo dove le donne e le bambine continuano a essere vittime di abusi, discriminazioni e disuguaglianze, amplificate in contesti di vulnerabilità come quello migratorio o della disabilità.
Dal 2013, One Billion Rising ha trasformato il giorno di San Valentino in un momento di ribellione collettiva, portando un miliardo di persone a danzare nelle piazze di tutto il mondo. La partecipazione è aperta a tutti coloro che vogliono unirsi alla lotta contro la violenza di genere, con un semplice dress code: vestire di nero e rosso, i colori simbolo del movimento.