di Elia Rinaldi
L’Amministrazione Comunale di Sanza ha ottenuto una vittoria significativa contro l’installazione di un’antenna di telecomunicazioni della società Inwit.
Dopo una lunga disputa legale e numerose ordinanze di sospensione dei lavori firmate dal sindaco Vittorio Esposito, la società ha deciso di abbandonare il progetto previsto in Via Fontana Vecchia.
Al centro della battaglia, la tutela della salute pubblica e la salvaguardia del paesaggio: l’antenna di 24 metri avrebbe avuto un impatto rilevante sull’ingresso del borgo antico, oggetto di un ampio piano di valorizzazione finanziato con 20 milioni di euro di fondi PNRR nell’ambito del progetto “Sanza borgo dell’accoglienza”. Anche il Ministero dei Beni Culturali e la Regione Campania avevano espresso preoccupazioni per l’opera.
Il sindaco Esposito, intervenuto il 7 febbraio scorso al convegno “Le reti che uniscono i territori” a Padula, ha ribadito la necessità di bilanciare progresso tecnologico e tutela dell’identità locale. “La tecnologia non può essere l’unico strumento per far vivere questi territori – ha dichiarato –. Qui esistono tradizioni e antichi saperi che vanno preservati”.
Nonostante i pareri contrari del TAR e del Consiglio di Stato, l’Amministrazione Comunale ha mantenuto il proprio fermo no all’antenna, emettendo ben otto ordinanze contro il progetto. Alla fine, Inwit ha deciso di rinunciare all’installazione. “Abbiamo resistito e oggi possiamo dire di aver vinto”, ha commentato Esposito.
