Di Giuseppe Geppino D’Amico
Venerdì scorso la Sala Sanseverino della Certosa di Padula ha ospitato l’incontro sul tema “Le reti uniscono il territorio”, per iniziativa della Fondazione Ottimisti&Razionali, un network che si propone di connettere aziende, storie e istituzioni. È presieduta dal direttore del giornale “Il Riformista”, Claudio Velardi, che ha voluto l’incontro in partnership con la Città di Padula, Banca Monte Pruno e Vallo Più. Oltre allo stesso Velardi hanno partecipato al dibattito Michela Cimino (Sindaca di Padula); Angela D’Alto (Sindaca di Monte San Giacomo e presidente del GAL); Vittorio Esposito (Sindaco di Sanza e Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano); il prof. Vincenzo Galdi dell’Università di Salerno; Michele Femminella (di Banca Monte Pruno) e il Consigliere Regionale Corrado Matera. Ha coordinato i lavori il Condirettore del “Quotidiano Nazionale”, Angelo Raffaele Marmo.
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La Fondazione Ottimisti&Razionali ha creato una partnership con grandi aziende nazionali, quali Gruppo Ferrovie dello Stato, Inwit, WindTre, Ania, Enel, Generali, Tim, Eni e Flixbus, in modo da creare una rete e costruire un dialogo tra realtà in grado di contribuire allo sviluppo di aree territoriali specifiche, come nel caso del Vallo di Diano, interessato dal progetto dell’Alta Velocità con stazione a Padula. Proprio per questo è possibile far convergere insieme a Ferrovie dello Stato le altre aziende partner che possono contribuire a far sviluppare il territorio. Se questi progetti vanno avanti il volto del Vallo di Diano può cambiare. L’obiettivo è superare il modello industriale tradizionale per favorire una nuova sinergia tra settori, integrando energia, digitale e trasporti.
Il dibattitosi è rivelato particolarmente interessante anche perché sono state analizzate le criticità delle aree interne che necessitano di un riassetto territoriale e di un potenziamento delle infrastrutture. “È necessario “Fare Rete” per costruire un futuro di crescita”, ha sottolineato Claudio Velardi nel corso del suo articolato intervento introduttivo, “Naturalmente ci vuole l’impegno degli attori del territorio ed è questo un fattore importante perché se le autorità, il governo, le grandi aziende percepiscono che c’è una spinta unitaria, l’obiettivo sarà più semplice da raggiungere”.
In apertura dei lavori Michela Cimino ha sottolineato “il lavoro che l’Amministrazione Comunale sta facendo per accogliere un’infrastruttura importantissima, quale la stazione dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria. Siamo pronti a nuove collaborazioni con le realtà presenti al convegno per dare al Vallo di Diano una prospettiva di sviluppo e di crescita”.
Per Angela D’Alto “le Reti sono la risposta o una possibile risposta al divario. Occorre, però, evitare il vittimismo e privilegiare un atteggiamento giusto da parte della classe dirigente presente sul territorio, che non è fatta solo degli amministratori ma anche di imprenditori, di dirigenti e di chiunque abbia un ruolo di un certo tipo nella società”.
All’insegna dell’ottimismol’intervento di Vittorio Esposito: “Noi ci lamentiamo ma questo territorio ha grosse potenzialità; è attraversato dall’autostrada, una delle più moderne che ci sono in Europa, e avrà l’Alta Velocità. La Politica sta facendo la sua parte. Ci stiamo preparando all’ascolto del territorio e, in particolare, delle imprese perché i grandi progetti non possono essere gestiti dalla politica. Bisogna creare una rete in grado di realizzarli e gestirli i progetti. C’è da affrontare, però, il problema degli anziani che sono in aumento. Su questo bisogna lavorare”.
Da parte sua, il prof. Vincenzo Galdi ha evidenziato il ruolo dell’Università di Salerno sulle tematiche che interessano i territori di competenza con particolare attenzione per la progettualità.
Sul ruolo delle banche è intervenuto Michele Femminella, in rappresentanza del Direttore Generale della BCC Monte Prumo, Cono Federico: “La nostra -ha sostenuto Femminella- è una banca che raccoglie e reinveste su questo territorio per cui tutti i giorni è a contatto con gli imprenditori creando una rete con il mondo imprenditoriale. Solo facendo rete, solo colloquiando con loro è possibile favorire la crescita del territorio. Siamo pronti a sostenere anche nuove idee imprenditoriali che si discostano da quelle tradizionali, già saturi”.
Per Corrado Matera il futuro è davvero interessante “Perché il Vallo di Diano avrà l’Alta Velocità, che determinerà davvero un cambiamento. Adesso però diventa fondamentale, necessaria, importante, indispensabile definire una strategia territoriale, che metta insieme le infrastrutture, migliori collegamenti con l’aeroporto, alta velocità. Abbiamo, però, la necessità di definire una strategia territoriale che faccia rete tra pubblico e privato. Ma per fare questo, però, io penso che sia necessario arrivare ad una condivisione ampia. Occorre che i giovani, le imprese, le parti sociali, le istituzioni e gli anziani parlino la stessa vita e che ci sia in qualche modo poi un collegamento serio, concreto con tutte le istituzioni, indipendentemente dal colore politico, che quando si tratta di far crescere un territorio e quindi di scrivere una pagina di storia per i nostri giovani, in questi casi la bandiera non ha alcun significato”.
Indubbiamente, i presupposti e le opportunità per il rilancio del territorio ci sono. È necessario, però, evitare ritardi mettendo in campo buona volontà e tanto impegno.