
Sarà presentato sabato 4 gennaio 2025 a Polla (ore 17,00) presso l’Auditorium “Rocco Giuliano” dell’Istituto Comprensivo il libro di Raffaele Cammardella “Silére”(Il Saggio Edizioni). Il programma prevede i saluti di Massimo Loviso (Sindaco di Polla); Vittorio Esposito (Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano) e Giuseppe Barra (Editore). A seguire dialogano con l’Autore Beniamino Curcio (Presidente del Consorzio di Bonifica vallo di Diano e Tanagro); Giuseppe D’Amico (Giornalista); Giuseppe Manzione (Preside Emerito Istituti Superiori); Corrado Matera e Tommaso Pellegrino (Consiglieri Regionali)

“Silére in lingua latina, significa “silenzio” e racchiude in sé il suono sottile del vento che attraversa i campi di grano. Questo termine, ovviamente, ha un valore metaforico. Il grano, una pianta che l’uomo ha addomesticato nel corso dei secoli, è stato plasmato, alterato, persino deturpato dalle trasformazioni a cui è stato sottoposto. Eppure, nonostante tutto, il grano rimane lì, resiliente, pronto a offrire i suoi frutti essenziali per la vita. Le motivazioni che hanno spinto Cammardella alla scrittura di questo libro sono molteplici, e tutte scaturiscono da argomenti precisi che hanno per protagonista il grano da cui scaturisce il pane, prezioso alimento che ha nutrito l’uomo fin dalle sue origini e a cui l’umanità ha sempre attribuito un profondo valore spirituale e simbolico e che oggi non è tenuto nella dovuta considerazione e che tramite ilmarketing riesce a influenzare così pesantemente i consumatori, diffondendo false informazioni alimentari al solo scopo di ottenere profitti immediati? Queste sono alcune delle domande che hanno ispirato la creazione di questo testo, con l’obiettivo di fare chiarezza e fornire risposte concrete.

“Silére -spiega l’Autore nell’Introduzione- vuole essere anche un monito per tutti coloro che cercano di confondere il consumatore, in particolare per quel marketing spietato che, troppo spesso, antepone i propri profitti agli interessi e al benessere delle persone. Nonostante il grande pubblico sia ormai abituato a fare propri alcuni termini non sempre pienamente compresi, come ad esempio parole straniere, negli ultimi anni si è assistito all’affermazione di termini e acronimi nel linguaggio comune che richiederebbero, per essere pienamente compresi, una conoscenza tecnica e scientifica specifica. Biotecnologie, ingegneria genetica, biodiversità, OGM, organismi transgenici, cibi gluten-free, intolleranza al glutine, celiachia, e molti altri, sono ormai entrati nell’uso quotidiano. Questi termini sono un chiaro esempio di come il linguaggio comune sia influenzato dal contesto di sviluppo della società. Tuttavia, è frequente che vengano usati in modo improprio, spesso senza una piena comprensione del loro significato reale”.
“Cacchius, parla bergamascus”