Search

Dimensionamento scolastico: il Tar Campania accoglie il ricorso della Regione

Lucia Fortini, assessore regionale campano Scuola, all'inaugurazione Laboratori Green Agrario

Il TAR della Campania, esaminato il ricorso presentato dalla Regione Campania, ha stabilito che il Ministero dell’Istruzione dovrà correggere il dato contestato relativo al numero degli studenti. Questo valore è fondamentale per definire il numero delle autonomie scolastiche sul territorio, cioè degli istituti scolastici presenti nella regione. Per i vertici di Palazzo Santa Lucia questa sentenza è un primo passo importante verso la rideterminazione del numero di autonomie. Le precedenti determinazioni ministeriali avrebbero infatti comportato ulteriori tagli al sistema scolastico campano. Come è noto, la Regione Campania, per il tramite del presidente Vincenzo De Luca e dell’Assessora alla Scuola, Lucia Fortini, ha annunciato una vera e propria battaglia contro il dimensionamento scolastico deciso dal Ministero dell’Istruzione. La contestazione nasce dall’utilizzo di dati che, secondo la Regione, sarebbero non veritieri. Il dimensionamento scolastico interessa anche il Vallo di Diano dove, a seguito della decisione del Governo, l’Ufficio Scolastico Regionale della Campania aveva deciso diversi accorpamenti. A gennaio la scure del Governo si è abbattuta su molti istituti della parte meridionale della provincia di Salerno. Nello specifico, l’Istituto comprensivo di Buccino accorpa quello di San Gregorio Magno; il Vico De Vivo di Agropoli il Visconti di Ogliastro Cilento (tranne i plessi di Rutino); il Dante Alighieri di Sapri l’IC di Santa Marina Policastro; il Parmenide di Ascea i plessi di Casal Velino; l’IC di Omignano Da Vinci il Comprensivo di Gioi; l’IC di Castellabate i plessi di Montecorice dell’IC Patroni di Pollica; l’IC San Marco di Agropoli i plessi di Rutino del Visconti; l’Aldo Moro di Vallo della Lucania accorpa il Comprensivo di FutaniCastel San Lorenzo – IPSCT di Laurino accorpa il comprensivo di Piaggine; l’Istituto Speranza accorpa il Don Antonio Lettieri di Rofrano; l’IC di Montesano sulla Marcellana il comprensivo di Buonabiacolo; l’IC Camera di Sala Consilina accorpa l’IC Sala Consilina Viscigliete; l’IOC di Polla accorpa l’IC di Caggiano; il Virgilio di Eboli il Gonzaga. Infine nascono l’istituto Omnicomprensivo Ancel Keys che accorpa i plessi di Castelnuovo Cilento (dell’IC di Casal Velino) e l’IC Patroni di Pollica (tranne plessi di Montecorice); l’Omnicomprensivo Sacco di Sant’Arsenio che accorpa l’istituto comprensivo della medesima località e l’Omnicomprensivo Epicarmo Corbino di Contursi Terme che accorpa l’istituto comprensivo della medesima località.

Assessora Lucia Fortini

La prima a commentare la decisione del Tar è stata proprio l’Assessora Regionale alla scuola che ha dichiarato: “Un primo passo per la difesa dell’istruzione è stato conquistato, resta l’amaro in bocca perché in un paese civile non dovrebbe essere il tribunale a garantire i diritti nella tua Regione, ma chi ci governa. Nessun Governo dovrebbe tagliare le risorse all’istruzione. La nostra battaglia contro il dimensionamento scolastico prosegue, perché è basata su parametri numerici voluti da ministero e che non risultano applicabili nei fatti perché incongruenti rispetto alle cifre di studenti che si dimostrano differenti rispetto alle previsioni di inizio anno”. Sulla eventualità che il Governo possa impugnare il provvedimento del TAR Campania l’Assessora ha affermato: “Ci siamo rivolti al TAR dopo le sollecitazioni inviate al Governo, per correggere disposizioni pregresse e non avendo ricevuto adeguata risposta, ci siamo rivolti al Tar. Ci saranno altri gradi di giudizio, ma un primo passo è stato fatto in questa lunga battaglia che abbiamo intrapreso contro chi vuole impoverire la nostra scuola”. La sentenza del TAR segue di un mese circa un’altra vicenda di cui era stata protagonista la Regione Campania che aveva presentato ricorso alla Corte Costituzionale. Anche se la Suprema Corte non ha dichiarato l’incostituzionalità totale della legge ha, comunque, mosso sette rilievi che, a giudizio del presidente De Luca hanno di fatto affossato il provvedimento approvato dal Parlamento: “La sentenza smantella la Legge Calderoli e difende l’unità del Paese. La Corte Costituzionale ha accolto in gran parte e in tutto il suo nucleo essenziale, le censure mosse nel ricorso promosso dalle quattro Regioni; “riscrive” la legge nei termini che la stessa Regione Campania ha proposto con un disegno di legge emendativo della Calderoli trasmesso alle Camere qualche settimana fa. È inoltre accolto tutto il gruppo di censure relative alla determinazione dei Lep”.  

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close