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Aggredito a Roma don Antonio Coluccia, il prete antispaccio” che riceverà a Padula il Premio Joe Petrosino

di Giuseppe D’Amico

Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia del Premio Internazionale Joe Petrosino, organizzato dall’Associazione omonima presieduta da Pasquale Chirichella, che si terrà nella Certosa di Padula il 21 settembre prossimo (inizio ore 9,30). Nel servizio abbiamo pubblicato anche i nomi delle personalità che riceveranno il riconoscimento. Per la società civile, il riconoscimento sarà attribuito a Don Antonio Coluccia, il “prete antispaccio”, che in Puglia anno dopo anno è diventato un simbolo della lotta alla criminalità. Da Specchia, nel Salento, a Pianura in Campania dove ha sollevato un intero paese contro la camorra, fino a Roma: a Grottarossa, dove ha fondato la casa di accoglienza “Opera Don Giustino”, e a San Basilio, dove ha inaugurato la palestra sociale con l’obiettivo di offrire un’alternativa di vita ai giovani del quartiere. Una palestra dove allenarsi alla boxe ma, soprattutto, dove “prendere a pugni” la malavita, in particolare quella legata alla droga.

È di ieri la notizia, diffusa dalle emittenti televisive e ripresa oggi dai giornali a tiratura nazionale che il 1° settembre scorso Don Antonio Coluccia, che vive sotto scorta per le sue battaglia per la legalità, durante un corteo per la legalità nel quartiere Quarticciolo di Roma è stato vittima di un’aggressione. è stato bersagliato da insulti e lanci di bottiglie provenienti dai balconi e dalle finestre di alcuni edifici. La tensione è salita rapidamente, ma la scorta del sacerdote è intervenuta, riuscendo a portarlo via in sicurezza prima che potesse essere ferito. Purtroppo, questo non è il primo episodio di violenza contro don Coluccia, che lo scorso anno era già stato vittima di un tentativo di investimento durante una “passeggiata della legalità” a Tor Bella Monaca. Il corteo per la legalità, organizzato nel quartiere Quarticciolo, mirava a sensibilizzare i residenti sull’importanza della lotta contro la criminalità e a supportare le iniziativeper la rinascita delle periferie romane.

Sulla vicenda è intervenuta l’Associazione Internazionale “Joe Petrosino” di Padula che con un comunicato, firmato dal presidente Pasquale Chirichella, ha espresso “piena solidarietà al sacerdote Don Antonio Coluccia, respingendo con sdegno quanto accaduto, e si unisce ai messaggi di solidarietà delle Istituzioni nazionali e locali che si sono stratte in queste ore intorno al coraggioso sacerdote di frontiera”.

***** Per dovere di cronaca, ricordiamo i nomi delle altre personalità che riceveranno il riconoscimento che porta il nome di Joe Petrosino.  Per la categoria magistrati saranno premiati Maria Francesca Mariano (Giudice per le Indagini preliminari), e Carmen Ruggiero (Pubblico Ministero antimafia presso la Procura di Lecce). Entrambe vivono sotto scorta essendo state più volte   destinatarie di minacce da parte della Sacra Corona Unita. Per la categoria testimoni di giustizia saranno premiati i coniugi Antonino Candela e Francesca Inga. Per la categoria forze dell’ordine sarà premiato il luogotenente con carica speciale Francesco Rosario Farina. Attestati di benemerenza saranno assegnati al Sottotenente Sebastiano D’Amora, comandante della Tenenza della Guardia di Finanza di Sala Consilina ed al Capitano Martino Galgano, comandante del nucleo operativo radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina.

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Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
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