Di Antonio Sica

Come ampiamente preannunciato, Vittorio Esposito (sindaco di Sanza) è il nuovo presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, a capo della nuova Giunta composta da Antonio Pagliarulo (San Pietro al Tanagro), Gaetano Spano (Sassano), Michela Cimino (Padula) e Attilio Romano (Casalbuono). Il “nuovo corso” dell’Ente Montano valdianese è iniziato ieri con 14 voti a favore su15 comuni afferenti, e con quello contrario di Sala Consilina.
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Sorvolando sui termini, sulle accuse e sulle offese che hanno caratterizzato lo scontro verbale Cartolano-Esposito (chi vuole può farsene una idea precisa guardando il nostro video registrato in presa diretta), quello su cui vale la pena soffermarsi è il significato politico di quanto accaduto. È evidente che è uno strappo per certi versi clamoroso, quello che il sindaco Mimmo Cartolano ha voluto compiere: dalla presidenza dell’ente montano valdianese, Sala Consilina passa dunque direttamente all’opposizione, riservando attraverso il suo primo cittadino nelle dichiarazioni di voto parole durissime ad Esposito. Ma c’è di più: Cartolano ha preannunciato “la chiusura di tutti i rapporti con i sindaci del PD, revocando ogni tipo di collaborazione” e anche che “darò mandato ai miei avvocati per capire dove è possibile per Sala Consilina essere fuori dagli organi sovracomunali”.
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Forte di 14 adesioni su 15 al suo documento programmatico da parte dei sindaci dei Comuni afferenti alla Comunità Montana Vallo di Diano, Vittorio Esposito ha così risposto rivolgendosi a Cartolano: “Sul terreno comprensoriale siete stati sconfitti su tutta la linea” -il riferimento è evidentemente a Italia Viva– “e all’opposizione ci va Mimmo Cartolano, non Sala Consilina che è un paese che io rispetto”.
Il dibattito ha coinvolto tutti i sindaci presenti o i loro rappresentanti. A seguire alcuni (primi) spunti che vale la pena sottolineare:
-Nel corso delle consultazioni si era stabilito che due dei componenti della nuova Giunta dovevano essere espressione dei due consiglieri regionali Corrado Matera e Tommaso Pellegrino. Per quanto riguarda Corrado Matera, il nome indicato è stato quello di Antonio Pagliarulo (San Pietro al Tanagro), mentre il nome indicato da Tommaso Pellegrino è stato quello di Gaetano Spano (Sassano). Gli altri due assessori, Michela Cimino e Attilio Romano, sono espressione diretta del PD Territoriale.
-La presenza nella giunta di Michela Cimino -secondo lo stesso Vittorio Esposito- rappresenta la vera operazione politica portata a termine dal PD: per la prima volta dopo 50 anni una donna viene eletta Assessore della Comunità Montana Vallo di Diano, e per di più è il sindaco di Padula, sede dell’Ente Montano valdianese. Questa inclusione -a detta dello stesso Esposito- non è stata semplice, ed è stata difesa strenuamente dagli attacchi di chi avrebbe voluto eliminare la sindaca padulese, per far posto a qualcun altro. La Cimino era dunque considerata “l’anello debole da sacrificare” . Nonostante le pressioni -ricevute anche a livello provinciale- è stata strenuamente difesa dal PD territoriale.
-Nelle trattative che hanno portato al nuovo assetto dirigenziale dell’Ente Montano Padulese, un ruolo molto importante ha rivestito Angela D’Alto, sindaco di Monte San Giacomo e presidente del GAL, alla quale è stato affidato il compito di coordinare il cosiddetto “Gruppo dei Saggi” valdianesi (costituito da Enrico Zambrotti, Donato Pica, Michele Marmo e Luigi Vertucci). Un ruolo di primo piano che evidenzia una volta di più la stima da parte dei colleghi primi cittadini e anche del Partito Democratico nei confronti della D’Alto.
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Seguiranno ulteriori approfondimenti e commenti.
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