Martedì 20 agosto 2024 sarà presentata l’ultima fatica dell’affermato regista salernitano Andrea d’Ambrosio. Al Cilento Fest presso il Borgo di Perito, in anteprima nazionale, sarà possibile visionare l’opera prodotta da Consorzio Gal Casacastra e Iuppiter Group (Iuppiter Edizioni).

locandina
I Cilentenari racconta il mito della longevità attraverso sette storie di centenari e quasi centenari che vivono nel Cilento. Le loro giornate vissute in paesi lontani dal clamore e in luoghi ammalati di controra s’intersecano con le testimonianze di esperti della tradizioni cilentane come Maria Pina Cirillo, storica e psicologa dell’arte, che si sofferma sulla grecità e magia del territorio, come Tiziana Abate, biologa e nutrizionista, che apre un focus sui benefici dell’alimentazione, come Giovanna Voria, ambasciatrice della dieta mediterranea nel mondo, che intavola un elogio del cibo dell’anima nel suo regno incontaminato di Cicerale, come Tony Viterale e Carlo Palumbo che dialogano sui riti contadini di una volta ai piedi del leggendario Santuario della Madonna di Grottaferrata a Rofrano.
Un mix di immagini esclusive e di “cunti” ritagliati dal libro delle memoria impreziosito da contributi video di repertorio sorprendenti tra cui un’intervista al sindaco pescatore Angelo Vassallo e un filmato inedito di Carmine Battipede che mostra l’incontro in America con Ancel Keys, il padre della dieta mediterranea, che visse a lungo a Pioppi proprio per studiare lo stile di vita dei cilentani.
Con I Cilenternari continua il lavoro di conoscenza e promozione del Cilento più autentico da parte del regista d’Ambrosio, già autore del docufilm “Il sentiero dei lupi” (Ita, 2021) e della società di editoria e produzione Iuppiter, organizzatrice del Cilento Fest – Cinema e Borghi, un lavoro che ha come obiettivo primario quello di alimentare la produzione audiovisiva e cinematografica sulle “aree interne” per la ricostruzione del rapporto tra uomo e natura, per la riscoperta di un turismo alternativo, basato su itinerari “del silenzio” e tappe in borghi carichi di storia e identità, per salvare dalla dimenticanza quella civiltà rurale, così orgogliosa nel praticare antichi mestieri già entrati nell’archivio della sparizione, pronta a interrompere la solitudine operosa per raccontarsi e accorgersi ancora viva.