Sono venuti da Polonia, Sri Lanka, dall’Asia e dal Sud America per ritrovarsi a Pertosa. L’occasione è stata data dall’ottava edizione della “Festa dei Popoli” che padre Antonio De Luca, vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, ha definito “Un inno alla pace nel mondo”.

L’evento è stato voluto proprio dalla Diocesi di Teggiano e Policastro in collaborazione con il Comune di Pertosa. Teatro dell’incontro è stato piazza De Marco a Pertosa. A dar loro manforte gli uffici Migrantes delle Diocesi Teggiano-Policastro e Salerno-Campagna-Acerno, e la Parrocchia di Pertosa.
“Popoli, ricercatori di Pace” era lo slogan della festa che ha omaggiato la pace, la fratellanza, la solidarietà, l’integrazione, la lotta contro ogni forma di sopraffazione e sfruttamento ma soprattutto, la libertà dei popoli.
Un festival interculturale che ha visto gli interventi di monsignor Antonio De Luca, don Martino De Pasquale, responsabile e coordinatore della Caritas diocesana, e degli amministratori comunali di Pertosa, con il sindaco Domenico Barba, di Auletta, Caggiano e Postiglione, e del presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania, Franco Picarone.
Al centro della manifestazione la cultura dei popoli provenienti dalle varie etnie tra cui Polonia, Sri Lanka, Filippine, Ucraina, Romania, Perù, Cuba, Africa e Venezuela, che si sono esibiti dinanzi a centinaia di persone, a suon di musica popolare con abiti tipici del territorio di appartenenza e coloratissimi costumi della tradizione, cantando e ballando canzoni della terra di origine, suscitando un tripudio di emozioni, tra colori e musica. Non è mancato il momento enogastronomico con le specialità cucinate dai cuochi provenienti dalle varie etnie e gli stand di artigianato condiviso con le associazioni.
