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Sul Monte Cervati l’incontro di Vitantonio con la maestosa Aquila Reale (VIDEO): il PNCVDA non smette mai di stupire

Di Salvatore Gasparro

Il nostro meraviglioso Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano ed Alburni non smette mai di stupirci. Così accade che domenica scorsa un gruppo di amici, durante un’escursione a cavallo, assistano ad uno spettacolo di quelli che riescono a lasciare senza fiato, e che forse capita solo una volta nella vita: l’incontro un’aquila reale, in volo nel suo habitat naturale. A realizzare il video dell’incontro c’era Vitantonio Cobucci che, partendo da Teggiano, durante l’escursione verso il Monte Cervati, nel territorio di Piaggine, alzando lo sguardo al cielo ha assistito con evidente emozione a questo meraviglioso spettacolo.

GUARDA IL VIDEO:

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“Ho sempre saputo -commenta Vitantonio– della sua presenza nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ma soltanto oggi, per la prima volta nella mia vita, l’ho vista in libertà! È stata un’emozione straordinaria ed indescrivibile, di quelle che ti tolgono il fiato e ti lasciano il segno. Soprattutto ti fanno capire che abitiamo a due passi dal “Paradiso” e spesso non ce ne rendiamo conto”.

Foto da “L’Aquila e il Caccatore”

Piaggine ha un legame molto stretto con le aquile: resta indimenticabile, infatti, la storia dell’aquila reale “Giggina” nell’inverno del 1971 quando un’aquila reale fu rinvenuta in una trappola per lupi attratta accidentalmente dall’esca. Tutta la comunità si strinse attorno a quel magnifico esemplare, che fu accudito e medicato sotto gli occhi stupiti dei cittadini. Data la bellezza e la rarità del volatile la notizia ebbe un’incredibile diffusione a livello nazione e l’amministrazione comunale dell’epoca ricevette numerose richieste per l’acquisto del rapace. Fortunatamente, dopo una seduta fiume e una discussione accesa, prevalse il buon senso, ed il Consiglio Comunale stabilì che l’aquila “Giggina” doveva essere liberata. Sulla vicenda -tornata di recente alla ribalta anche su “La Repubblica”- è stato realizzato il documentario “L’Aquila e il Cacciatore” con immagini d’epoca, che è anche uno straordinario ritratto di “come eravamo”. La banda musicale che suona per l’Aquila, l’intera comunità di Piaggine radunata e in ansia per la sorte del rapace: sono la testimonianza di scene d’altri tempi.

GUARDA IL DOCUMENTARIO “L’AQUILA E IL CACCIATORE”:

Ricordiamo che nel 1971 il progetto del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni non era ancora stato neanche pensato. Eppure, nonostante non ci fosse un’area protetta, nel cuore di tutti non c’era cifra che potesse privare quello splendido animale del suo volo: quell’aquila doveva ritornare nel suo habitat, un inno alla Libertà. Accadde così che, appena l’aquila fu in grado di riprendere il volo, tutta la cittadinanza si recò in quota per assistere alla sua liberazione. Le sue ali si spiegarono al vento e si allontanò, lasciando per sempre il suo più dolce ricordo nel cuore dei presenti. A distanza di 53 anni rivedere un’aquila reale solcare il cielo del Monte Cervati, a Piaggine, è la ricompensa più grande per il meraviglioso gesto della liberazione dell’aquila “Giggina”.  Un modo per ricordarci che il rispetto per la natura e tutto ciò che ci circonda è il migliore investimento che si possa fare per i nostri figli.

Salvatore Gasparro

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