Search

Lombardi (FederCepi Costruzioni), “Fare chiarezza sui costi del Superbonus”

Il blocco delle cessioni dei crediti e dello sconto in fattura relativi ai crediti fiscali varato dal consiglio dei Ministri nella riunione del 26 marzo 2024 continua a far discutere in quanto, a giudizio di coloro i quali ritengono tale decisione sbagliata perché rischia di assestare un colpo durissimo alle imprese e a tutta la filiera delle costruzioni.

I primi a protestare sono stati i sindaci delle regioni dell’Italia centrale alle prese con la ricostruzione post sisma e qui il Governo ha promesso di rivedere la decisione. Nessun passo indietro, invece, per il resto dell’Italia per cui migliaia di operatori del settore (General contractor, imprese, condomini, famiglie ormai intrappolate da mesi tra i ponteggi) cercano di capire come questo intervento colpirà i lavori che già in corso o che stanno per essere avviati. Per imprese e professionisti la tutela dei contratti già firmati rappresenterà un vero spartiacque.

*****

Per il presidente di FederCepi Costruzioni, l’imprenditore cilentano Antonio Lombardi, “è necessario fare chiarezza sul provvedimento e sulla situazione che è venuta a determinarsi. Soprattutto, è necessario far conoscere la verità nascosta sul Soperbonus”. Lo ha fatto in televisione nel corso di un lungo intervento a Coffee Break, su La 7, ospite di Andrea Pancani. È tornato sull’argomento con un comunicato stampa nel quale, dopo avere sostenuto che “il provvedimento sia stato varato con l’obiettivo primario della tutela dei conti pubblici senza tenere nel dovuto conto i problemi che sono stati creati”, contesta l’opinione del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti che ritiene elevati i costi del Superbonus, nel merito, precisa: “in questi giorni, a seguito degli allarmi lanciati dal Ministro Giorgetti sul “buco creato dal Superbonus”  è iniziata una campagna di disinformazione senza precedenti. I principali quotidiani italiani, professoroni Universitari di Economia e quasi tutta la classe politica italiana hanno colpevolizzato il Superbonus 110 come la causa di tutti i mali dell’economia Italiana. Si è enfatizzato il -7,2 % del rapporto deficit /PIL (migliorato rispetto allo scorso anno), e si sono tenuti nascosti i dati positivi del comunicato ISTAT che di fatto, certifica che il Superbonus non ha arrecato alcun danno al Bilancio dello Stato.

Anzi a leggere tutti gli indicatori (Fonte ISTAT), abbiamo avuto nell’anno 2023 un miglioramento di tutti i parametri che di seguito riporto:

  • Nel 2023 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 2.085.376 milioni di euro correnti, con un aumento del 6,2% rispetto all’anno precedente. In volume il Pil è cresciuto dello 0,9%.
  • Dal lato della domanda interna nel 2023 si registra, in termini di volume, un incremento del 4,7% degli investimenti fissi lordi e dell’1,2% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le importazioni di beni e servizi sono scese dello 0,5% e le esportazioni sono cresciute dello 0,2%.
  • La domanda nazionale al netto delle scorte e la domanda estera netta hanno contribuito positivamente alla dinamica del Pil, rispettivamente per 2,0 e 0,3 punti percentuali, mentre l’apporto della variazione delle scorte è stato negativo per 1,3 punti.
  • Il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume del 3,9% nelle costruzioni e dell’1,6% nelle attività dei servizi. Si rilevano contrazioni del 2,5% nell’agricoltura, silvicoltura e pesca e dell’1,1% nell’industria in senso stretto.
  • L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (AP), misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -7,2%, a fronte del -8,6% nel 2022.
  • Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -3,4% (-4,3% nel 2022).

Per Antonio Lombardi nel 2023 l’economia italiana ha registrato una crescita dello 0,9%, in decelerazione rispetto al 2022 (4,0%). La crescita è stata principalmente stimolata dalla domanda nazionale al netto delle scorte, con un contributo di pari entità di consumi e investimenti. La domanda estera netta ha fornito un apporto lievemente positivo, mentre è stato negativo quello della variazione delle scorte. Dal lato dell’offerta di beni e servizi, il valore aggiunto ha segnato crescite nelle costruzioni e in molti comparti del terziario, mentre ha subìto contrazioni in agricoltura e nel complesso delle attività estrattive, manifatturiere e nelle altre attività industriali. Il rapporto tra l’indebitamento delle Amministrazioni pubbliche e il Pil ha registrato un miglioramento rispetto al 2022, con una pressione fiscale rimasta invariata.

Quindi? Dov’è questo buco?”. Fin qui la dichiarazione del presidente di FederCepi Costruzioni, l’imprenditore cilentano Antonio Lombardi, fermamente intenzionato a continuare la battaglia su questo importante argomento che riguarda migliaia di famiglie in tutta Igtalia.

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close