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Campagna, il 28 gennaio l’inaugurazione della Biblioteca della Pace “Paul Harris” presso il Museo “Itinerario della Memoria e della Pace”

Sarà inaugurata domenica 28 gennaio (ore 10,30) a Campagna, presso il Museo “Itinerario della Memoria e della Pace”, la Biblioteca della Pace “Paul Harris”, l’avvocato statunitense che nel 1905 insieme a tre amici fondò il Rotary, un’organizzazione che nel corso degli anni è cresciuta notevolmente e che oggi conta in tutto il mondo 1.400.000 soci.

L’iniziativa di domenica, fortemente voluta dal Rotary Club Campagna-Valle del Sele è stata realizzata con fondi messi a disposizione della Rotary Foundation. Prima della cerimonia di inaugurazione il programma prevede un incontro sul tema “Il Rotary per la Pace-Giornate della Memoria”. Dopo i saluti di ⁠Marcello Naimoli (Direttore del Museo), ⁠Biagio Luongo (Sindaco della Città di Campagna), ⁠Maria Manuela Russo (Presidente del Rotary Club Campagna-Valle del Sele) e di ⁠Angela Ruggia (Presidente Club Rotaract) sono previste due relazioni: Carmine Pinto (Professore Ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università di Salerno) illustrerà il tema “Guerra ai civili: Europa 1933-1956”; Giancarlo Calise (Presidente Rotary Foundation per le Comunità –Il progetto Biblioteca della Pace) parlerà sul tema “La Rotary Foundation per le Comunità – Il progetto Biblioteca della Pace”. A conclusione dei lavori, coordinati da Geppino D’Amico (Formatore d’Area Distretto 2101), l’intervento del Governatore del Distretto Rotary 2101 Campania, Ugo Oliviero. La biblioteca è stata realizzata con fondi della Rotary Foundation e del Rotary Club Campagna-Valle del Sele.

In un messaggio inviato al Club di Campagna per esprimere la soddisfazione del Distretto per l’iniziativa, il Governatore Oliviero ha sottolineato che Il Rotary International è un’organizzazione di esponenti delle più svariate attività economiche e professionali che lavorano insieme a livello mondiale per rendere un servizio umanitario alla società, per incoraggiare il rispetto di elevati principi etici nell’esercizio di ogni professione e aiutare a costruire un mondo di amicizia e di pace. Le azioni intraprese hanno lo scopo di allargare la portata delle attività umanitarie nel mondo al fine di promuovere la comprensione, la buona volontà e la pace tra i popoli mediante una rete internazionale di professionisti e imprenditori di entrambi i sessi, accomunati dall’ideale del servire. Peraltro, il tema della pace è al centro del pensiero più volte espresso dall’attuale presidente internazionale Gordon McInally il quale, in occasione della recente visita a Napoli, dopo avere illustrato il significato del suo motto (“Creiamo speranza nel mondo”) ha ribadito questo importante concetto dedicato alla pace.  Come Rotariani siamo impegnati a creare un mondo più equo, più amorevole e più pacifico ed a lavorare per la pace e la libertà. La pace significa acqua pulita e cibo sufficiente, educazione, diritti umani, dignità, cura per l’umanità. E soprattutto, la pace è amore”.

Da parte sua la presidente del Club Rotary, Maria Manuela Russo, ha spiegato che “la giornata per inaugurare la Biblioteca della Pace Paul Harris non è stata scelta a caso. Anche se per motivi organizzati abbiamo preferito spostare la manifestazione di un giorno, non dimentichiamo che il 27 gennaio di ogni anno si celebra “Il Giorno della Memoria”, una ricorrenza internazionale, individuata come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto a seguito della risoluzione 60/7 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005”.

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Il Museo regionale della Memoria e della Pace “Giovanni Palatucci”, unico museo della memoria in Campania, è stato istituito nel 2008 per raccontare la triste vicenda che la cittadina salernitana ha vissuto durante la Seconda Guerra Mondiale quando, in seguito alle leggi razziali, si decide di istituirvi due centri di internamento per prigionieri politici ed ebrei. Gli edifici requisiti come luoghi per l’internamento sono due ex conventi collocati alle estremità della città: il convento Francescano di Concezione e quello Domenicano di San Bartolomeo, oggi sede del Museo.

La scelta dei luoghi è dettata dalla situazione orografica che contraddistingue il centro storico di Campagna: completamente circondato dai monti e con un’unica via d’accesso. In questo contesto ambientale e storico si andò delineando quella che, per vari aspetti, viene definita “la storia diversa” di Campagna, caratterizzata dalla figura e dall’operato di Giovanni Palatucci, funzionario dell’ufficio stranieri della Questura di Fiume e dello zio, Mons. Giuseppe Maria Palatucci, Vescovo della Città di Campagna. Giovanni Palatucci si è prodigato a rischio della propria vita, per salvare da morte sicura migliaia di ebrei, fornendo permessi speciali, attuando azioni di depistaggio e favorendo la fuga all’estero e l’instradamento nei centri italiani meno esposti alle leggi razziali.

Quando non riusciva a salvare i profughi ebrei nell’area di Fiume, attraverso una fitta rete di aiuti e con il supporto dello zio, li conduceva all’ ex Convento di San Bartolomeo, ben lontano dai luoghi dello sterminio. Tra lo zio vescovo e il nipote commissario si instaura una singolare intesa di solidarietà volta ad un’affettuosa azione di salvataggio dei perseguitati. Giovanni Palatucci, una volta scoperto dai tedeschi con l’accusa di collaborazionismo con il nemico, venne arrestato per ordine del comandante Kappler e, successivamente, deportato nel campo di sterminio di Dachau – numero di matricola 117826. Gli stenti e le sevizie del campo ne stroncarono l’esistenza a soli 36 anni, il 10 febbraio 1945, alla vigilia della liberazione del campo. Nel 1990 lo Stato di Israele lo ha riconosciuto “Giusto tra le Nazioni” e nel 1995 gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria” da parte del presidente della Repubblica Italiana. La figura di Giovanni Palatucci è all’attenzione della Chiesa Cattolica per il processo di beatificazione, nel 2004 si è conclusa la fase diocesana del processo di canonizzazione. Nel 2006 anche il Vescovo Palatucci e la Città di Campagna sono stati insigniti da parte del Capo dello Stato di Medaglia d’Oro al Merito Civile. Il Museo “Itinerario della memoria e della pace – Centro studi Giovanni Palatucci” è rivolto a tutti coloro che intendono approfondire la “storia diversa” di Campagna, riconducibile a temi di grande attualità, come: la Shoah, il dialogo interreligioso, la tolleranza, la pace e la fratellanza tra i popoli.

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