Il 25 ottobre scorso vallopiu.it ha pubblicato un ampio servizio dal titolo “Duro j’accuse di D’Orilia al MIdA: la Grotta svenduta ai privati” in relazione alla decisione dei nuovi vertici del MIdA di concedere, a seguito di un’apposita gara, la gestione delle Grotte ad una società privata. Nella giornata di ieri è pervenuta la nota della presidente del MIdA, Maria Rosaria Carfagna, che pubblichiamo integralmente.
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Da Maria Rosaria Carfagna – Presidente Fondazione MidA
A proposito di teatro, dopo aver letto le dichiarazioni dell’ex presidente D’Orilia ho avuto l’impressione di assistere ad un “teatro dell’assurdo”: nella sua ricostruzione fa riferimento ad “errori” e “passato” ed entrambe le cose sono, purtroppo, riconducibili a lui, vale a dire a colui il quale, dal 2007 al 2014 (periodo dell’ultima rappresentazione dantesca) aveva la responsabilità legale della Fondazione; alla luce di ciò la sua disamina degli eventi più che un “manifesto di accusa”, assume le sembianze dell’auto-accusa piuttosto che di una pubblica ammissione di errori da non ripetere più. Su una cosa sono pienamente d’accordo con lui: “la memoria serve” (a non commettere gli stessi errori) e chi dimentica il passato è complice! Io mi sono insediata nell’aprile 2023 e la scelta di riprendere la rappresentazione dell’Inferno di Dante è stata fatta in quanto ha costituito in passato e costituisce oggi un ulteriore elemento di promozione turistica e delle attività economiche del territorio.

Ma proprio perché in passato sono stati commesso degli errori, provo ad essere più chiara:
1)In merito agli spettacoli in grotta io e il CDA abbiamo prodotto una manifestazione di interesse legittima, pubblica e trasparente, pubblicata sul sito della Fondazione e sul MIT , finalizzata alla concessione di un servizio (durante la presidenza D’Orilia è accaduto lo stesso???) e in questo modo , attraverso il canone concessorio, andremo a recuperare 50.000 euro (che per “puro caso” sono le stesse cifre che in PASSATO si sono perse);
2) Si parla di oscuramento del brand grotte e diminuzione dei visitatori. Anche in questo caso rimango allibita: durante la presidenza D’Orilia, alla “Compagnia di Dante” veniva concessa la possibilità di fare oltre 60 spettacoli annui con picchi di 74!!! Mentre con l’attuale accordo si potranno effettuare massimo 25 spettacoli!!!
3) Si parla di introduzione in grotta di materiali pericolosi (fiamme ecc.); a proposito di “auto-accusa” citata in precedenza, mi domando e dico: chi era il responsabile legale quando avvenivano questi fatti???? (D’Orilia, ovviamente); dal canto nostro tuteleremo in tutto e per tutto la flora e la fauna delle grotte, con contratto e regole vincolanti;
4) Si parla di decurtazione degli stipendi a fronte del mancato incasso. Questa affermazione non corrisponde pienamente al vero e in ogni modo il nuovo accordo porterà, per puro caso, nelle casse della Fondazione la stessa cifra (50.000 euro) mai riscossa dalla presidenza D’Orilia, oltre agli introiti ordinari;
5) Si parla di assunzione della direzione e relativo stipendio, a tal proposito io posso dire che appena che mi sono insediata ho bandito un avviso pubblico per la ricerca di un direttore il quale indicava contestualmente l’ammontare dello stipendio (molto meno dei 5.000 euro sbandierati); durante la presidenza D’Orilia è avvenuta la stessa cosa??? (Credo di no);
6) Si parla di bene pubblico vincolato, UNESCO e rapporti con la Regione Campania: la concessione è relativa al servizio, in quanto la Fondazione ha la gestione delle Grotte.
7) Si parla di ingresso in grotta di 400 persone che potrebbero mettere a repentaglio flora e fauna, a tal proposito ricordo che sotto la presidenza D’Orilia e durante le “manifestazioni dantesche” di quel periodo le persone che accedevano in grotta raggiungevano picchi di 858 unità!!!
8) In ultimo si parla di piena libertà di svolgimento degli spettacoli, compresi i mesi di aprile e maggio, a tal proposito ricordo che sotto la presidenza D’ORILIA esisteva questa libertà con oltre 8/10 spettacoli concentrati nei mesi di maggior flusso turistico (aprile e maggio), mentre con il nuovo accordo il calendario sarà contingentato, e soprattutto a marzo, aprile e maggio potranno aver luogo massimo 3 spettacoli.
Maria Rosaria Carfagna
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Questo il testo integrale della nota inviata alla nostra Redazione dalla presidente del MidA.
Che dire? Siamo stati facili profeti nel nostro commento del 25 ottobre scorso scrivendo, tra l’altro, che “L’Inferno di Dante rischia di far precipitare …nell’inferno della polemica con possibili strascichi giudiziari la Grotta dell’Angelo”. Infatti, il dibattito è destinato a continuare. Per dovere di cronaca riportiamo in sintesi una nota dell’ex sindaco di Auletta, Carmine Cocozza, il quale ha indetto una riunione pubblica per oggi, 28 ottobre (ore 18,30), presso la Casa delle Parole “per discutere su un argomento di interesse generale della popolazione di Auletta e della valenza territoriale: «Fondazione MIdA, analisi e prospettive della nuova gestione e dell’iniziativa della proposta della spettacolo dell’Inferno di Dante». All’incontro sono stati invitati anche il sindaco Pietro Pessolano, gli amministratori comunali e Francescantonio D’Orilia, già presidente del MIdA.