Search

Con-Tatto – Tribunali soppressi, “Eppur si muove”: in Commissione Giustizia al Senato le modifiche alla Riforma della Geografia Giudiziaria. Il Ministro Nordio favorevole

Tribunale Sala Consilina

Di Geppino Giuseppe D’Amico

La settimana scorsa abbiamo dato notizia di una importante dichiarazione resa dal ministro della Giustizia, l’ex magistrato Carlo Nordio, nel corso di un question time alla Camera in risposta a una interrogazione del deputato di Forza Italia, Roberto Bagnasco, sul tema dellariforma della geografia giudiziaria che nel 2012 ha portato allasoppressione di una trentina di tribunali ritenuti minori:È intenzione di questo Ministero e di questo Governo -ha affermato Nordio-  riconsiderare una serie di riduzioni che sono state fatte” ed ha definito “giustificate le preoccupazioni legate alla riduzione della giustizia di prossimità. È all’esame – ha poi aggiunto – la possibile riapertura di sedi giudiziarie già soppresse anche con eventuale rimodulazione delle relative competenze territoriali”.

GUARDA IL VIDEO CON LA NUOVA PUNTATA DI CON-TATTO:

VIDEOCLICK SUL PLAYER PER VEDERE

In Parlamento qualcosa si sta muovendo ma non per la Campania.

La vicenda sembra procedere con maggiore velocità al Senato rispetto alla Camera. A Palazzo Madama, infatti, è iniziato la settimana scorsa in commissione Giustizia l’iter parlamentare della legge d’iniziativa del Consiglio Regionale d’Abruzzo per revisionare la geografia giudiziaria di quella regione affinché i Tribunali soppressi di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano riprendano le proprie funzioni e che sia la Regione a sostenere le spese di funzionamento. Lo hanno comunicato alla stampa alcuni senatori abruzzesi di Fratelli d’Italia che nelle settimane scorse hanno avuto interlocuzioni con la presidente della Commissione, Giulia Bongiorno, per incardinare il testo di legge.

La proposta di legge dell’Abruzzo non è la sola; infatti, è stata presa ad esempio da altre Regioni sia del Nord che del Sud a dimostrazione che c’è una esigenza diffusa di riesaminare la geografia giudiziaria. Relatore sulla materia sarà il senatore di FdI, Ernesto Rapani, eletto in Calabria, che si sta battendo per la riapertura del tribunale di Rossano Calabro. Rapani ed altri colleghi hanno presentato una mozione sull’argomento aprendo, di fatto, il dibattito parlamentare sullarivisitazione della geografia giudiziaria che negli ultimi dieci anni ha prodotto una miriade di effetti collaterali negativi.

Un fatto è certo: la decisione spetta al Parlamento e al Governo in quanto la riforma del 2012 è il frutto di una decisione del Governo in virtù di una delega concessa dal Parlamento. Con i due decreti legislativi nn. 155 e 156 del 2012, il Governo – ai fini della riduzione della spesa e del miglioramento dell’efficienza del sistema giustizia – ha dato attuazione alla delega conferitagli dalla legge n. 148 del 2011 per la revisione della geografia giudiziaria con la finalità di realizzare risparmi di spesa ed incremento di efficienza. Il decreto n. 155 ha disposto la revisione delle circoscrizioni giudiziarie e dettato la nuova organizzazione degli uffici giudiziari di primo grado sopprimendo 27 tribunali; il decreto n. 156 ha operato analoga riorganizzazione in relazione agli uffici del giudice di pace, riducendone significativamente il numero.

Oggi abbiamo la certezza che i risultati sperati non ci sono stati e che il rimedio si è dimostrato peggiore del male che si voleva rimuovere: nessun risparmio e nessun miglioramento della macchina della Giustizia.

Per quanto riguarda il Vallo di Diano va ricordato che il ripristino del Tribunale di Sala Consilina è stato già richiesto attraverso una proposta di legge regionale presentata dal consigliere Corrado Matera ed approvata lo scorso anno all’unanimità dal Consiglio Regionale della Campania che ha provveduto ad inviarlo alla Camera dove, però, nessun parlamentare della Campania lo ha sostenuto con la forza necessaria. Su questo intende muoversi il Comitato Pro Tribunale composto da numerose associazioni del comprensorio interessato che hanno discusso del problema nel corso di un incontro mercoledì sera a Sala Consilina. È stato dato mandato al presidente, avv. Angelo Paladino, presidente dell’Associazione dei Giuristi Cattolici del Vallo di Diano, di prendere contatti con i sindaci del territorio, con i consiglieri regionali e con i parlamentari.

Intanto, il sindaco di Sala Consilina-presidente della Comunità Montana, Francesco Cavallone, ha già annunciato che l’argomento sarà oggetto di una seduta monotematica aperta del consiglio comunale e di una successiva riunione dei sindaci della Comunità Montana.

Da parte sua, il consigliere regionale Corrado Matera ha già preso contatti con il relatore del disegno di legge al Senato, Ernesto Rapani, perché nel progetto di riforma venga inserita anche la Campania e, in particolare, venga recuperata Sala Consilina che, va ricordato, è l’unico caso in Italia di un tribunale più grande accorpato ad uno più piccolo e per di più fuori regione.

Un fatto è certo: dal 1946, anno in cui furono riaperti i tribunali chiusi venti anni prima dal Fascismo, nessun tribunale era stato chiuso prima della decisione del duo Severino-Birritteri. Peccato che ci siano voluti dieci anni per capire ed ammettere che si è trattato di una decisione illogica, sbagliata e controproducente. Che ha contraddetto la stessa norma in quanto non si è riusciti né a migliorare il servizio giustizia, né a ridurre le spese. L’unico risultato? Aver dato vita ad un ad un ibrido di cui nessuno avvertiva l’esigenza.

Condividi l'articolo:
Write a response

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close
Magazine quotidiano online
Direttore responsabile: Giuseppe Geppino D’Amico
Close