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Salvitelle, 25 anni di ordinazione sacerdotale per don Vincenzo Addesso – Lucia Giallorenzo per Vallo Più

Di Lucia Giallorenzo

Nel dopo-sisma del 1980 la Parrocchia di Salvitelle attivò un gemellaggio con la Caritas Idruntina e giunsero in paese gruppi di volontari che in clima di amicizia riuscirono a dar vita a numerose iniziative socio-religiose. Era un periodo molto diverso dalla Pandemia, allora si stava nelle piazze, nelle roulotte, lontani dalle proprie abitazioni per il pericolo crollo e nelle strade si ricreava la comunità.

L’obiettivo era di ridare vita alla speranza. Era il tempo in cui, anche dalla vicina diocesi di Teggiano-Policastro l’allora direttore Caritas don Andrea La Regina raggiunse il piccolo centro dell’entroterra Salernitano per dare un supporto di aiuto e di fraternità alla popolazione duramente provata dal terremoto. I primi ad arrivare, non per la vicinanza territoriale ma per la generosità di cuore, furono i ragazzi di Caggiano insieme a don Mimì. Di giovani dalle provincie di Lecce e Otranto ne arrivarono tanti e tra di essi stavano germogliando alcune vocazioni come quelle dei seminaristi divenuti sacerdoti don Marcello Mangia, don Antonio Accogli e don Arcangelo Ruggeri, ma una novità vocazionale stava sbocciando anche a Salvitelle.

Raccontiamo di Enzo, un ragazzino del posto, che partecipava ad ogni incontro e alle varie attività pastorali mostrando sempre più interesse in tutto ciò che si svolgeva in parrocchia, divenuto poi fra’ Vincenzo e in seguito sacerdote.

Nel 25 esimo dalla ordinazione presbiterale di don Vincenzo Addesso è in programma per sabato prossimo (25 novembre) la Santa Messa alle ore 17.30 nella chiesa di San Sebastiano presieduta dall’arcivescovo metropolita di Salerno-Campagna-Acerno, Andrea Bellandi.

La tre giorni di preparazione al 25esimo ha preso il via ieri con la predicazione di padre Antonio Maria Finelli, Css (Stimmatino). Questa mattina, nella chiesa di San Sebastiano la celebrazione di una messa in memoria delle vittime del sisma del 23 novembre 1980 e a seguire la deposizione dei fiori presso la lapide, posta al cimitero nel contesto del gemellaggio Salvitelle-Otranto. Nel pomeriggio alle ore 16.00 si proseguirà, come da programma, per il 25 esimo di don Vincenzo parroco di Salvitelle e Auletta.

Don Vincenzo è l’attuale guida pastorale di Salvitelle dopo don Angelomaria Adesso, attuale parroco di Caggiano che nella piccola comunità è stato un grande lavoratore della Vigna del Signore. Lasciamo che sia il “festeggiato” delle due comunità parrocchiali a raccontarci la sua storia vocazionale.

ASCOLTA L’INTERVISTA A DON VINCENZO ADDESSO:

AUDIO – CLICK SUL PLAYER PER ASCOLTARE
Sei rientrato nel tuo paese dopo molti anni, qual è stato il tuo percorso pastorale? 
Sono stato ordinato sacerdote nel 1998, all’epoca ero frate cappuccino poi, dal 2000 al 2011 sono stato parroco a Salvitelle e poi dal 2011 ad agosto 2023 sono stato cappellano dell’ospedale di Campolongo un centro riabilitativo, dal 1° Settembre 2023 eccomi qui di nuovo come parroco a Salvitelle e nella comunità di Auletta.
Il mio percorso pastorale non è stato semplice, ci sono state sicuramente le difficoltà che ho incontrato però, grazie a Dio, le ho superate e adesso sono ritornato con più grinta e con più maturità per affrontare questi anni come parroco nella mia comunità e nella comunità di Auletta.
 
Nessuno è profeta nella propria patria dice il Vangelo, il tuo ritorno in paese come lo stai vivendo?
Il mio ritorno lo sto vivendo come una prova che il Signore mi ha dato e sicuramente mi voleva di nuovo qui nella mia comunità, certo nessuno è profeta in casa sua però, io sono qui per obbedienza al mio superiore in questo caso all’arcivescovo Bellandi.
 

Abbiamo raccontato, grazie allo spazio concesso gentilmente da ValloPiù, di una luce vocazionale accesa durante un periodo difficile per la comunità quale il terremoto del 1980 che si è dovuta rendere solida nella fede nel corso della Pandemia, anni in cui don Vincenzo è stato cappellano al Campolongo e che ora passa attraverso la stagione dell’obbedienza.

È un ritorno “con grinta”, come lo definisce don Vincenzo, che come guida pastorale a Salvitelle è riuscito in passato a realizzare importanti iniziative coinvolgenti come il Presepe Vivente, la Via Crucis Vivente, Missioni popolari e preghiere mariane itineranti nei vari rioni.

LUCIA GIALLORENZO

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