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Caggiano, “Il filo delle relazioni” protagonista di “Ursentina al solstizio d’estate” – Lucia Giallorenzo per Vallo Più

Di Lucia Giallorenzo

Il tema delle relazioni è stato il filo conduttore della IV edizione di “Ursentina al solstizio d’estate” tenutasi domenica scorsa a Caggiano, negli Orti dello studio multimediale dell’architetto Giuseppe Cafaro, organizzatore dell’evento. Laura Fiaschi e Gabriele Pardi hanno presentato “La Casa di Pietra-Racconti emersi” e la giornalista- scrittrice Piera Carlomagno il suo romanzo “Il taglio freddo della luna”.

Una serata molto partecipata sia per il numero di presenze che per i numerosi spunti di riflessione sull’arte, sulla scrittura, sulla conoscenza dei luoghi attraverso le risposte degli ospiti alle domande rivolte loro da Lina Mori, Giuseppe Isoldi e Filomena Chiappardo. Tra il palco e la platea, tra gli autori e i potenziali lettori si percepiva una sensazione di piacevolezza relazionale, in una condivisione silenziosa e non superficiale, di aspetti importanti del vivere. All’inizio c’è un’idea-progetto che poi, vede la definizione ultima nella realizzazione di un oggetto o di un’opera attraverso l’impegno sinergico di altri generando, come nella definizione di Laura Fiaschi, “il filo delle relazioni”.

Mi sono soffermata sull’espressione “filo delle relazioni” per poi accorgermi che davvero c’è un filo invisibile nell’esperienza professionale di Laura ma anche tra di noi, che in una fredda serata d’estate, abbiamo reso il filo dell’amicizia, della stima, dell’affetto ancora più forte. Ad ascoltare Laura gli oggetti prendevano forma già attraverso la dolcezza delle sue parole, la passione per la sua arte, la necessità di fare sempre meglio e tuttavia, riconoscere con umiltà nell’incompiutezza degli oggetti, il limite umano del proprio lavoro. Il filo delle relazioni non consente di raggiungere l’alto livello di perfezione ma una perfettibilità che manifesta la sinergia operativa e la sensibilità personale che accompagna il lavoro.

Già ospite del Circolo Carlo Alberto di Padula, la giornalista Piera Carlomagno si è soffermata sulla bellezza e la ricerca della bellezza nella natura, il suo relazionarsi con i luoghi come le cave di Carrara, i portali di Padula, i sassi di Matera in un costante impegno a dare un senso alla ricerca del bello con linguaggio semplice e raffinato, come nel suo romanzo, una storia noir nella quale c’è molto dell’autrice.

Nell’intervento conclusivo Franco Morrone ha raccontato “Ulisse o del ritorno a Itaca” e “Ancora qualcosa di Dante” facendo una riflessione sulla relazione che intercorre tra la verità e l’errore. Efficace la sua affermazione: “la rivendicazione vera dell’uomo può essere quella di riprovarci”.  La relazione del mondo contemporaneo con la “piccola umanità”, sulle tragedie dell’immigrazione nei versi di Mimmo Pucciarelli.

Il professore Pasquale Persico ha presentato la mostra permanente delle opere di Vettor Pisani di prossima apertura presso il palazzo Morone, a cura della Fondazione Morra. La bellezza nell’arte, forse è stato il filo conduttore per gli esperti del settore, ma in ogni opera realizzata con ispirazione, competenza e collaborazione vi è una componente personale e relazionale che ne determina la bellezza.

LUCIA GIALLORENZO

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